
Tanta paura, ma per fortuna non ci sono scomparsi né persone o animali feriti e, per il momento, non si registrano nemmeno incidenti particolari a seguito della scossa di magnitudo 4,8 gradi, registrato ieri mattina nel fiorentino. Forse presto per fare la conta dei danni ma il sisma, verificatosi all’alba con epicentro a tre chilometri da Marradi in provincia di Firenze, a una profondità di 8,4 chilometri, si è sentito bene nell’Appenino tosco-romagnolo e, con particolare intensità, anche in Alta Valmarecchia. La scossa, avvenuta con esattezza alle 5.10 del mattino, ha fatto sobbalzare molti riminesi dal letto, con la terra che ha continuato poi a tremare anche durante tutta la giornata di ieri con numerose scosse.
Rassicuranti i sindaci dei comuni della Valmarecchia in cui, lo ripetiamo, per fortuna, non si registrano danni di alcun tipo. Doveroso, tuttavia, il richiamo alla prudenza da parte delle amministrazioni. Stefano Zanchini, sindaco di Novafeltria ha spiegato che "al momento non risultano segnalazioni e seppure non ci siano stati danni a cose, animali o persone, ci sarà un incontro con la giunta per fare il punto". Goffredo Polidori, sindaco di Sant’Agata Feltria, conferma una situazione stabile: "non abbiamo ricevuto segnalazioni né dai carabinieri, né dai cittadini. I tecnici riferiscono di alcuni sopralluoghi nei cantieri. Non ci sono elementi per valutare l’intensità dei danni, nei prossimi giorni verificheremo sui tetti, perché si creano delle crepe nelle parti più deboli, e faremo un punto con la giunta per eventuali constatazioni". Cauto Leonardo Bindi, sindaco di San Leo: "la scuola di San Leo è nuova e antisismica e le scuole di Pietracuta sono state adeguate. Abbiamo poi un sistema di osservazione delle scosse sulla Rupe che non ha dato segnali di allerta, le soglie di monitoraggio non sarebbero state superate. L’IT Alert però non ha funzionato. Se ci sono delle crepe e dei problemi a case private o palazzi pubblici, è importante segnalarle al Comune, che poi si attiva con la Protezione civile".
Mauro Giannini, sindaco di Pennabilli, conferma lo scampato pericolo: "Non mi hanno segnalato nulla e – dice – non ci sono stati sopralluoghi, le scuole sono aperte". L’avvertimento di Renzo Cesari, geometra che esercita nel comune di Pennabilli, sprona tuttavia a non prendere sottogamba il terremoto. "La sistemazione sismica delle case è fatta per evitare la morte e salvare persone, ma l’antisismica non va vista come la panacea di tutti i mali, la casa, se subisce un terremoto, sarà comunque da visionare, perché l’antisismica non salva necessariamente l’immobile. In molti sottovalutano il problema – continua Cesari –, la casa antisismica subisce danni, anche se le travi e il soffitto resistono bene. Le persone devono verificare se ci sono stati dei movimenti, a partire dalle crepe. Il consiglio è di non sottovalutare le scosse forti, e fare verificare l’immobile dal tecnico che l’ha progettato. Il cemento armato – conclude il geometra – vibra più dell’altre costruzioni pur causando meno preoccupazioni, ma una casa in muratura portante, con lesioni negli angoli e nelle finestre, sarebbe più a rischio se dovesse arrivare un terremoto più forte".