
Una serata di quelle che sanno di ricordi, sorrisi e abbracci veri. Trent’anni dopo la maturità, gli ex alunni del...
Una serata di quelle che sanno di ricordi, sorrisi e abbracci veri. Trent’anni dopo la maturità, gli ex alunni del liceo artistico “Giovanni da Rimini” si sono ritrovati a tavola, tra chiacchiere, fotografie sbiadite e aneddoti ancora vivi come allora. A far loro compagnia, il preside dell’epoca, il dottor architetto Massimo Mori, e due insegnanti entrati nel cuore di tanti: il professor Marco Battarra e la professoressa Marina Cellini.
In un ristorante affacciato sul mare, tra piatti romagnoli e risate genuine, è bastato poco per tornare indietro. Quel murales dipinto insieme nella vecchia sede, le scenette in aula, i primi sogni appesi a una cartellina da disegno. Qualcuno oggi insegna all’università, altri dirigono aziende, c’è chi ha fatto strada nel design o nell’arte. Tutti, nessuno escluso, hanno dato voce a quella creatività coltivata sui banchi, tra l’odore dei colori a tempera e la pazienza dei maestri.
Non è stato solo un ritrovo, ma un piccolo manifesto di cosa significhi crescere con passione. La vena nostalgica c’era, certo, ma con quella leggerezza allegra che solo i ricordi belli sanno portare. "Siamo cambiati, ma ci riconosciamo ancora", ha detto qualcuno. E forse è proprio questo il vero capolavoro: non smettere mai di essere un po’ studenti, un po’ sognatori.