Agenzia di viaggi truffa Rimini, prende i soldi dei turisti e scappa

La donna, esperta del settore, apriva uffici super-attrezzati e poi spariva con le caparre. Rintracciata in Liguria

Il conto era pagato, ma la vacanza è diventata un miraggio

Il conto era pagato, ma la vacanza è diventata un miraggio

Rimini, 18 febbraio 2019 - Nonostante la giovane età è diventata una truffatrice seriale e bene organizzata. Il suo stile è quello che aprire agenzie di viaggi in città diverse, prendersi i soldi dei clienti e sparire prima che questi partano. A Rimini le è andata bene, ha messo insieme parecchie migliaia di euro. In un colpo solo un poveretto ci ha rimesso oltre cinquemila euro. L’hanno cercata per mare e per terra, ma alla fine la Polizia l’ha scovata in provincia di Savona, dove quasi certamente sembra che stesse per mettere a segno l’ennesimo colpo. La ragazza, 30 anni, originaria della Liguria, è stata denunciata per truffa.

Secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori della questura, la donna sarebbe sbarcata a Rimini alla fine dell’estate scorsa. Nel suo genere, dicono, è una vera artista. Apre un’agenzia di viaggi in un posto strategico, l’allestisce con tutto il nececessario, e come un ragno aspetta che qualche ‘mosca’ cada nella sua tela. Non c’è voluto molto prima che i clienti cominciassero ad arrivare. Chi voleva volare fino alle Maldive, chi a Cuba e chi preferiva le Canarie. Quasi tutte destinazioni calde, visto che le prenotazioni erano quasi tutte per partenze tra l’autunno e l’inverno.

Vacanze in molti casi piuttosto costose, dai 3 ai 5mila euro e passa. Gentile e disponibile, organizzava i viaggi alla perfezione, prenotava hotel di lusso, biglietti aerei e contattava regolarmente i tour operator. Nessuno aveva modo di sospettare che dietro quell’efficentissima organizzatrice di viaggi, ci fosse un’astuta e navigata truffatrice.

Il primo riminese ad accorgersi che qualcosa non è andava, è stato un signore che aveva prenotato una vacanza per tutta la famiglia a Sharm el Sheik, pagando 3.800 euro sull’unghia. A ridosso della partenza, ha chiamato la sua agenzia viaggi per sapere esattamente l’orario di partenza dell’aereo, ma il telefono suonava a vuoto. Poi però le chiamate si sono susseguite, e sempre con lo stesso risultato.

A quel punto, decisamente preoccupato, ha chiamato direttamente il tour operator, per avere lumi in merito alla partenza imminente. Ed è rimasto di sale, quando dall’altra parte gli hanno risposto che il suo viaggio era stato annullato, dal momento che la sua agenzia non aveva versato un euro.

In quel momento ha capito di essere stato turlupinato, e quando è andato a cercare la donna all’agenzia ha scoperto che il ‘negozio’ aveva chiuso i battenti. Quasi contemporaneamente, altri riminesi avevano subìto la stessa sorte. Avevano pagato oltre 5mila euro per vacanze da sogno che non avrebbero mai fattio La tizia in questione era sparita con i loro quattrini.

Le vittime, non ancora quantificate esattemente, sono andate dritte alla Polizia per denunciarla. Lei però, che ha usato lo stesso trucco in altre città, era già uccel di bosco e a quel punto è partita la caccia. Finita qualche giorno fa, quando la giovane ha commsso un errore: si è registrata in un hotel con il suo nome, non immaginando di essere ricercata. La schedina ha dato quindi il ‘disco rosso’, e lei è stata scovata nei pressi di Savona. Adesso si tratta solo di recuperare i soldi, ma le speranze sembrano essere poche.