Truffa dello specchietto, coppia nei guai

A Villa Verucchio un uomo e una donna sono stati scoperti e denunciati dai carabinieri dopo avere tentato di ingannare due automobilisti

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Una truffa vecchia come il mondo: quella dello specchietto. Un copione che si ripete, quasi sempre identico. Il malvivente tira una pallina di gomma o un piccolo sasso contro la fiancata di un’auto in movimento. A quel punto entra in azione il complice, che si mette all’inseguimento del malcapitato automobilista, suonando ripetutamente il clacson. Una volta che la vittima ha accostato, comincia il teatrino: il malintenzionato millanta un danno inesistente allo specchietto, mostrandosi pronto a risolvere bonariamente la questione dietro il pagamento in contanti di qualche centinaia di euro. E’ accaduto nuovamente la scorsa settimana a Villa Verucchio. Due le persone finite nella rete dei truffatori: nel primo caso la vittima è caduta nel tranello, mentre nel secondo caso l’automobilista ha sentito puzza di bruciato ed ha fatto in tempo a chiamare i carabinieri.

I militari della compagnia di Novafeltria hanno così denunciato un uomo di 28 anni e una ragazza di 25, entrambi residenti fuori Regione: il sospetto è che appartengano entrambi alla stessa banda specializzata proprio in raggiri ai danni degli ignari conducenti, specialmente neopatentati e anziani. L’indagine degli uomini dell’Arma parte con una telefonata da parte di un 79enne residente in Valmarecchia. L’uomo stava facendo delle commissioni a Villa Verucchio, quando a un tratto aveva sentito il rumore di un colpo forte e secco scagliato contro la carrozzeria della macchina. Un attimo dopo una vettura di colore scuro lo aveva affiancato. A bordo c’erano proprio il 28enne e la 25enne, che gli avevano chiesto di fermarsi. Intuendo che potesse trattarsi del solito trucco, il 79enne, di nascosto, aveva impugnato il cellulare e fatto partire una chiamata.

Un attimo dopo sul posto si presenta una pattuglia dei carabinieri. I presunti truffatori vengono così identificati e denunciati a piede libero. Tempo qualche ora, ed ecco che in caserma si presenta un uomo di 63 anni che racconta di essere stato abbordato, pure lui, da un’auto di colore scuro, subito dopo aver sentito un tonfo sordo causato da qualcosa che aveva urtato la sua macchina, sempre a Villa Veurcchio. L’uomo aveva accostato, trovandosi a tu per tu con l’altro automobilista, che gli aveva chiesto 50 euro come risarcimento per lo specchietto rotto. Il 63enne aveva ‘abboccato’, tirando fuori la portafogli la somma richiesta. Un attimo dopo si era però reso di essere stato abbindolato, correndo a denunciare l’accaduto ai carabinieri. Stando ai miliatari, che hanno dato immediatamente avvio alle indagini, anche questa seconda truffa potrebbe essere riconducibile al 28enne. Per lui è così scattata un’altra denuncia.

Lorenzo Muccioli