Tubercolosi tra Rimini e Pesaro, profugo ammalato. Via alla profilassi

Era positivo da tre mesi, quando era al Cpt di Rimini. Da quando ha 18 anni è stato trasferito allo Spar di Pesaro

La Tbc sta tornando, i casi si moltiplicano

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Rimini, 12 aprile 2018 - Un profugo 18enne è risultato positivo al test della tubercolosi. Il ragazzo era ospite di una struttura di accoglienza a Rimini fino al mese di gennaio, quando ancora minorenne è stato spostato allo Sprar di Pesaro, dove da circa una settimana è ricoverato in ospedale. Ed è a Pesaro che il ragazzo si è sentito male e i medici hanno accertato il contagio.

E’ immediatamente scattata l’allerta, con le misure di prevenzione e verifica per tutte le persone che erano state in stretto contatto con il giovane negli ultimi tre mesi, come prevede il protocollo del ministero della Salute. Una ‘finestra’ temporale ampia - tre mesi - ed è per questo che la ‘profilassi’ ha riguardato anche una quarantina di persone del Riminese, dove il test è stato fatto l’altro ieri, e i risultati saranno resi noti domani.

Si tratta di profughi e richiedenti asilo che frequentavano insieme all’allora 17enne i corsi di alfabetizzazione che si tengono al Cpt di Rimini, presso una scuola media. Sotto profilassi anche i docenti dei corsi pomeridiani e serali che si tenevano nella scuola; gli educatori, addetti e altri richiedenti asilo che abitavano con il giovane nella villetta gestita da una onlus.

Identiche le modalità di scelta dei soggetti da sottoporre a profilassi attuati dall’azienda sanitaria di Pesaro (d’altra parte si tratta di linee guida ministeriali). La profilassi cui sono stati sottoposte le persone in contatto con il 18enne è il test Mantoux, la cosiddetta ‘tubercolina’, i quattro forellini con un cerchio al centro.

In pratica, un’iniezione sottocutanea per la verifica sulla presenza o meno degli anticorpi. A quanto riferiscono da alcuni dei ragazzi che frequentavano i corsi di alfabetizzazione, il giovane pachistano avrebbe già mostrato evidenti sintomi di malessere in più occasioni anche nell’ultimo periodo di permanenza nel riminese, a partire dalla tosse insistente.

Qualcuno avrebbe segnalato la situazione ai responsabili del centro che lo ospitava in quel periodo: «Dovete farlo vedere, non sta molto bene». Ma le segnalazioni - effettuate in via del tutto informale - non avrebbero portato a conseguenze concrete. La svolta c’è stata quando il ragazzo, compiuti i 18 anni, è stato trasferito nella struttura di Pesaro, dove i sintomi e il malessere aumentati hanno portato al ricovero e alle cure mediche.