La Regina deve fare i conti con una flessione del mercato turistico che parla chiaro: luglio non è andato bene ed i dati ufficiali parlano di cali importanti rispetto al 2023 (meno 11% negli arrivi e quasi meno 4,5% nelle presenze, dunque nei pernottamenti) con ultimo posto in provincia di Rimini per flussi turistici. Categorie ed amministrazione comunale aprono al confronto: "Dopo questo primo momento di confronto a caldo, subito dopo il 15 di settembre siamo in accordo di rivederci con l’obbiettivo di analizzare con piu’ attenzione la situazione – dice Alessandro Belluzzi, vicesindaco ed assessore con delega al Turismo – bisognerà ragionare sicuramente su tutto quello che riguarderà la promozione, il marketing, gli eventi ma credo che dovremo guardare con attenzione ad esempio anche al tema degli appartamenti in affitto, i veri competitor oggigiorno in una realtà come la nostra,dove soprattutto tanti hotel dopo il Covid hanno deciso di passare dalla pensione completa al pernottamento e prima colazione. Molti turisti, anche per motivi legati al potere di acquisto,potrebbero avere scelto quella soluzione (appartamenti ndr) scegliendola come formula di vacanza, perché costa meno. Purtroppo spesso queste forme di affitto non sono regolari e quindi i turisti ci sono in città, ma non risultano. Su questo fronte abbiamo iniziato un lavoro importante di verifica che credo vada ulteriormente rafforzato anche alla luce di questi dati".
Anche altri operatori parlano del mercato nero degli affitti: "A noi risultano presenze turistiche importanti – dice Giuseppe Barbieri, presidente Adac (associazione medio-piccole imprese turistiche, ristoranti, commercio) –, ma forse non sono dichiarate in modo ufficiale dal mercato degli appartamenti che a Cattolica conosce anche delle irregolarità".
Belluzzi incalza con l’analisi: "Oltre a diversi hotel che hanno abbandonato la pensione completa, c’è anche da dire che dal 2019 al 2024 hanno chiuso definitivamente in città 11 hotel,di cui alcuni con un numero importante di camere, anche questo è un dato importante da tenere a mente in una riflessione complessiva. Da ultimo un altro elemento di valutazione è il fatturato che ogni singola attività porta a casa a fine stagione. Io credo che bisogna andare sempre di più verso un turismo di qualità,piuttosto che sulla quantità e su quel fronte incide tantissimo anche il prezzo della propria offerta".
Altri la pensano allo stesso modo: "Si deve lavorare sulla qualità del nostro turismo – dice Giovanni Ruggeri, segretario Confartigianato – e capire come alzare il livello del nostro target turistico, visto che la famiglia italiana media ha sofferto la crisi ed ha rinunciato alla vacanza, penalizzando mete turistiche come la nostra".
Luca Pizzagalli