MARIO GRADARA
Cronaca

Turismo: il boom degli affitti brevi: "Fenomeno non arginabile, va gestito"

Patrizia Rinaldis (Federalberghi): "Almeno 1.500 le situazioni di irregolarità"

Patrizia Rinaldis (Federalberghi): "Almeno 1.500 le situazioni di irregolarità"

Patrizia Rinaldis (Federalberghi): "Almeno 1.500 le situazioni di irregolarità"

Il boom degli affitti brevi modello Airbnb non si può fermare, ma va gestito: sono quasi raddoppiati dal 2019 al 2024, quando erano 1.500 solo gli alloggi ‘ufficiali’ a Rimini: il fenomeno non è arginabile perché viene da una crescente domanda di mercato, ma è urgente una stringente normativa nazionale per la sicurezza e per contrastare la concorrenza sleale nei confronti delle strutture ricettive". Così la presidente di Aia Federalberghi, Patrizia Rinaldis (nella foto).

"Lo scorso anno nella sola Rimini – continua – le presenze, ovvero i pernottamenti, di turisti regolari in affitto breve sono state 285mila, che corrispondono a 50 alberghi da 30 camere doppie sempre piene per quasi quattro mesi consecutivi. Noi stimiamo che in città, con le 1.500 regolari, ci siano almeno altrettante offerte di alloggi irregolari" (mentre sono 9.400 gli alloggi ‘non a disposizione’). La presidente dell’Associazione albergatori mette in fila alcune criticità: "Anzitutto viene disattesa la disposizione secondo la quale non si può fare promozione commerciale al di sotto dei quattro appartamenti, cosa che invece viene fatta costantemente. Poi la questione del Cin, il Codice identificativo nazionale: da solo per noi non è sufficiente, sono necessari controlli puntuali".

L’obiettivo del Cin, in vigore dopo vari rinvii da inizio gennaio, è far emergere il sommerso (lo devono richiedere tutte le strutture ricettive, hotel, agriturismi, camping, fino agli appartamenti). "Tra l’altro – prosegue – chi garantisce che il Cin sia stato indicato correttamente? E perché continuano a esserci unità abitative sul mercato come affitto breve che ne sono prive? Poi l’identificazione degli ospiti: non basta il check in online, va fatto di persona, come negli alberghi".

Ultima ma non importante la questione sicurezza. "Manca anche un registro dei controlli per impianto elettrico e caldaia: abbiamo visto nelle scorse settimane che, in altre regioni italiane, ci sono stati turisti morti a causa di caldaie malfunzionanti. E la questione della normativa antincendio. La legge attuale impone a un hotel sopra i 25 posti letto diversi obblighi. Al contrario, un appartamento che viene dato in affitto breve all’interno di un condominio, o un grattacielo di 30 o 40 appartamenti, non ne ha, anche se l’immobile ha un flusso di persone superiore all’albergo". Infine, le "non regole creano un problema sociale, con la sottrazione di migliaia di alloggi al mercato degli affitti annuale a Rimini".