
Al bagno 29 di Bellaria un turista di 83 anni si è sentito male ed è stato soccorso dai salvataggi e un medico fuori servizio (immagine di repertorio)
Erano circa le 17.30 di domenica quando all’altezza del bagno 29 di Bellaria è stata sfiorata la tragedia. Un turista italiano di 83 anni, cardiopatico, si è improvvisamente accasciato mentre si trovava in acqua, a poco più di un metro dalla riva. A colpirlo è stato un arresto cardiaco. A notare per primo la scena è stato un bagnino della cooperativa bellariese, che ha infatti notato l’anziano cadere in avanti nell’acqua e alcuni bagnanti avvicinarsi in fretta e furia per soccorrerlo. La reazione dei salvataggi è stata così immediata. In quattro – Denis, Max, Fabio e Roberto – si sono lanciati verso il punto dell’incidente, ognuno pronto a svolgere il proprio compito.
"Ci siamo coordinati subito – racconta Denis –: chi ha preso il defibrillatore, chi ha iniziato il massaggio cardiaco, chi la ventilazione. Intanto è arrivato anche un medico anestesista che era lì in spiaggia e il personale del 118, che ci ha supportato sin dall’inizio. Fondamentale è stata anche la polizia locale e la capitaneria, che hanno mantenuto la zona libera dai curiosi".
Dopo circa venti minuti di manovre, il primo segnale positivo: l’uomo ha ripreso conoscenza. Ma la situazione, di lì a poco, è poi precipitata ancora. Un secondo arresto cardiaco ha infatti costretto la squadra a continuare nei soccorsi al turista 83enne, senza esitazione, per altri venti minuti. "Quando sembrava finita – racconta ancora Denis – il cuore dell’anziano ha ripreso a battere. A quel punto l’ambulanza lo ha portato via cosciente". Un salvataggio complesso, portato a termine con lucidità e determinazione. "È andata bene, ma certe situazioni si risolvono solo se c’è collaborazione tra tutti e se ognuno sa esattamente cosa fare". Al netto dell’efficace intervento, il messaggio che i bagnini vogliono dare è chiaro: "Persone con problemi cardiaci non dovrebbero mai entrare in acqua da sole, né esporsi al sole per ore. Gli sbalzi termici possono essere fatali". Domenica a Bellaria si è scritta una storia di lavoro di squadra e grande umanità. Una bella storia di salvataggio che ricorda a tutti quanto preziosa sia la presenza dei bagnini in spiaggia.