Turiste rapinate Presa la baby gang

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È andata male ai componenti di una baby gang che nella notte tra martedì e mercoledì avevano deciso di prendere di mira due giovani turiste svizzere. I tre componenti della banda – ragazzi tra i 18 e i 20 anni residente in Lombardia, tutti di origine nordafricana – sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Riccione e dovranno ora rispondere dell’accusa di rapina. Dopo aver fermato le turiste nelle strade della Perla Verde e averle minacciate, obbligandole a consegnare portafogli e smartphone, il terzetto ha cercato di far perdere le proprie tracce. Sul posto è però intervenuta una pattuglia dell’Arma. I militari hanno passato al setaccio la zona, rintracciando i tre giovani non lontano dal luogo della rapina. Addosso avevano ancora gli oggetti trafugati poco prima alle loro vittime. Tutti e tre, a quel punto, sono stati portati in caserma per l’identificazione. A questo punto uno di loro ha perso completamente la testa, distruggendo una finestra. I carabinieri lo hanno bloccato e denunciato per danneggiamento aggravato. Salgono così a nove gli arresti messi a segno dai carabinieri della compagnia di Riccione, impegnati dall’inizio dell’estate in una serie di operazioni per il contrasto delle cosiddette baby gang, grazie anche al controllo sistematico della stazione dei treni e delle fermate del Metromare, oltre ad alcuni luoghi ‘sensibili’ come piazzale Roma e i giardini dell’Alba, insieme ai locali della movida. Durante il fine settimana a finire nei guai erano stati altri sei giovani rapinatori, inclusi i quattro presunti componenti di una banda che nei giorni precedenti aveva preso di mira almeno due comitive di turisti svizzeri che stavano tornando in albergo dopo aver trascorso la notte in discoteca, portando via collane d’oro, cellulari e altri oggetti. Tutti e quattro – incensurati e provenienti da famiglie che non hanno mai avuto guai con la giustizia – sono stati rintracciati e arrestati dai militari della Perla Verde. Difesi dall’avvocato Carmine Di Berardino, nel corso dell’interrogatorio di garanzia hanno sostenuto di aver commesso una stupidaggine. Nei loro confronti il giudice ha disposto gli arresti domiciliari.