Turisti contagiati a Rimini Controlli in hotel e locali

Per ora nessun provvedimento di chiusura, ma l’Ausl ha disposto la sanificazione straordinaria e gli esami per i dipendenti delle attività

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Indagini epidemiologiche, tracciamento e tamponi per impedire focolai nel pieno della stagione estiva. Sarebbe un disastro, e per questo la guardia dell’Ausl è diventata - se possibile - ancora più elevata. Anche perché negli ultimi giorni l’azienda sanitaria ha dovuto gestire un’impennata di casi tra i riminesi, e non solo tra loro.

Sono stati diversi i turisti che si sono contagiati in vacanza in Riviera, o che hanno scoperto di essere positivi subito dopo il loro rientro a casa. Situazioni che hanno costretto a un super lavoro, come non accadeva da settimane, l’unità operativa di igiene e sanità pubblica dell’Ausl, con sopralluoghi dei funzionari negli hotel e nei locali frequentati dai turisti risultati positivi e tamponi imposti (in alcuni casi) ai dipendenti delle strutture. "Ma al momento – spiegano dall’Ausl – non è stato necessario disporre la momentanea chiusura di nessuna struttura. Le indagini effettuate hanno rilevato il sostanziale rispetto dei protocolli e delle norme anti-Covid". Alcune attività però, dopo la scoperta di turisti positivi, "sono state costrette a interventi straordinari di sanificazione". Nei casi in cui è stato accertato, da parte della task force dell’igiene pubblica, che i turisti risultati contagiati avevano avuto contatti prolungati coi lavoratori degli hotel e dei locali, l’Ausl ha disposto immediatamente la prova del tampone per i dipendenti.

In un locale poi sono attualmente in corso, da parte dell’Ausl, ulteriori accertamenti dopo che sono risultati contagiati un paio di lavoratori. Tutti gli altri sono stati sottoposti al tampone, ora si attende il risultato per capire se sarà necessario adottare delle misure più drastiche, come la momentanea chiusura dell’attività. L’anno scorso situazioni di questo genere non erano mancate. E ci sono stati locali, come il Rivabay sulla spiaggia di Rivabella, costretti allo stop per due settimane nel pieno della stagione estiva. Nel caso del Rivabay era stata la positività riscontrata in uno dei lavapiatti, che accusava sintomi (è stato anche ricoverato per alcuni giorni in ospedale), a spingere l’Ausl a firmare il provvedimento di chiusura del ristorante, che ha potuto riaprire pochi giorni prima di Ferragosto.

Fin qui casi simili non si sono ancora verificati, ma con la risalita dei contagi, non solo tra i riminesi ma anche tra i turisti che soggiornano qui, è aumentato il numero di tamponi eseguiti giornalmente dall’Ausl. E, come detto, sono stati già diversi i provvedimenti di sanificazione straordinari imposti a ristoranti, bar e alberghi, a seguito della positività riscontrata tra le persone in vacanza a Rimini.

Nel frattempo l’azienda sanitaria sta lavorando per aumentare il numero di immunizzati. A breve verrà avviata una campagna vaccinale straordinaria, che prevede la somministrazione delle dosi anche nei luoghi del divertimento e in spiaggia.

Manuel Spadazzi