Turisti rapinati: chiesti 24 anni per la baby gang

Il pm Davide Ercolani ha coordinato le indagini: alla sbarra tre ventenni che nell’estate del 2021 seminarono il panico nella Perla Verde

Turisti rapinati: chiesti 24 anni per la baby gang

Turisti rapinati: chiesti 24 anni per la baby gang

Una condanna severa per i componenti delle baby gang che nell’estate del 2021 avevano seminato il panico nella Perla Verde. Complessivamente sono ventiquattro gli anni di carcere richiesti dal pubblico ministero Davide Ercolani nel corso del processo che vede alla sbarra tre cittadini marocchini di vent’anni, residenti in Piemonte, difesi dagli avvocati Viviana Pellegrini e Roberta Sabatino. Per due di loro la richiesta è stata di nove anni di reclusione, mentre per il terzo di sei anni.

La vicenda che li ha visti protagonisti, secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, risale all’agosto del 2021. Nel fine settimana, due turisti 18enni arrivati dalla Lombardia per trascorrere le vacanze in Riviera, si erano ritrovati loro malgrado nel mirino di una baby gang di giovani nordafricani mentre facevano rientro in hotel dopo aver trascorso la notte nei locali. Arrivati all’altezza del bagno 96, si erano ritrovati letteralmente circondati dagli assaliti, che non avevano perso tempo, estraendo dei coltelli e puntandoli contro le vittime. In quel modo erano riusciti a farsi consegnare cinquanta euro in contanti, una catenina d’oro e uno smartphone di ultima generazione, prima di allontanarsi di corsa in mezzo alle cabine. I turisti rapinati erano riusciti a dare l’allarme e sul posto si era precipitata immediatamente una pattuglia dei carabinieri della compagnia di Riccione. Ai militari dell’Arma era bastato poco per individuare i presunti autori dell’aggressione. Due di loro erano stati rintracciati e identificati non lontano da lì, all’altezza del bagno 80. L’analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza aveva permesso in seguito di stringere il cerchio attorno al terzo presunto componente della banda. Quello avvenuto la sera in questione era stato soltanto uno dei vari episodi imputabili alle baby gang che nel corso dell’estate avevano creato non pochi problemi alle forze dell’ordine della Riviera, specialmente a Rimini e Riccione.

Risse, furti, rapine, spaccio di droga: questi alcuni dei reati contestati all’esercito di giovanissimi italiani di seconda generazione, provenienti per lo più dalle grandi città dell’Emilia, della Lombardia e del Piemonte. Fenomeno che si è presentato anche la scorsa estate, venendo pur in parte arginato dalle strategie messe in campo da carabinieri e polizia di Stato, grazie a controlli serrati nelle strade e nelle piazze e in particolar modo alla stazione dei treni e alle fermate del Metromare, dove i baby delinquenti hanno spesso trovati ad attenderli numerose divise.