"Tutta la vita del Pirata lungo la ’strada Pantani’"

La pista ciclabile intitolata al campione sarà realizzata insieme alla sua famiglia. Il Comune: "Vogliamo inaugurarla il 4 giugno, giorno della sua prima vittoria"

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A Rimini presto si potrà pedalare lungo la ’strada Pantani’. E rivivere le imprese del Pirata, dalle prime vittorie fino alla fantastica doppietta del 1998, quando il campione di Cesenatico conquistò Giro d’Italia e Tour de France. Dopo aver deciso di intitolare la pista ciclabile di via Montescudo a Marco Pantani, il Comune procede a tappe spedite verso la realizzazione di quello che sarà "un vero e proprio omaggio al Pirata", con asfalto rosa e giallo (per ricordare le vittorie al Giro e al Tour), gigantografie e maniesti. Un tributo che avverrà con la benedizione e la collaborazione della famiglia Pantani.

L’altro ieri gli assessori Mattia Morolli e Francesco Bragagni sono stati in ’missione’ a Cesenatico al museo dedicato al Pirata. Una visita tra i tanti cimeli custoditi nello spazio espositivo che celebra il campione, per definire meglio il progetto di come sarà la ’strada Pantani’. "Abbiamo condiviso tante idee e concordato sul fatto che la pista ciclabile di Montescudo dovrà raccontare l’intera carriera di Marco – spiega Bragagni – Lungo i 5 chilometri della ciclabile, pertanto, ci sarà ampio spazio agli esordi di Pantani, alle cadute e agli incidenti che hanno segnato i primi anni della carriera, alla sua capacità di tornare in sella ogni volta. E poi, naturalmente, le grandi vittorie, fino all’epica stagione del 1998 con la doppietta del Pirata sulle strade del Giro d’Italia e del Tour de France".

La famiglia Pantani permetterà al Comune di riprodurre alcuni dei materiali del museo, per poterli esporre così lungo la ciclabile. E c’è già una possibile data di inaugurazione. "Sarebbe molto bello poter inaugurare la ’strada Pantani’ il 4 giugno – dicono Morolli e Bragagni – E’ il giorno in cui, nel 1994, il Pirata vinse la sua prima corsa da professionista: la tappa del Giro d’Italia da Linz a Merano". Una tappa entrata nella storia: quel giorno Pantani, che correva all’epoca per la squadra della Carrera, scattò dopo che fallì l’attacco tentato dal suo capitano Claudio Chiappucci. "Stiamo facendo tutto il possibile – assicurano Morolli e Bragagni – per riuscire a concludere l’iter autorizzativo e a fare i lavori entro quella data". Pantani se lo meriterebbe.

Manuel Spadazzi