REDAZIONE RIMINI

Uccisa a coltellate, caccia all’uomo. L’agguato sulle scale del palazzo. Il giallo del figlio pestato a maggio

La donna, 78 anni, colpita mentre stava salendo le scale che dal garage portano all’appartamento. Tornava dalla parrocchia, il corpo trovato dalla nuora. Si indaga sui collegamenti tra i due episodi.

Uccisa a coltellate, caccia all’uomo. L’agguato sulle scale del palazzo. Il giallo del figlio pestato a maggio

RIMINI

Aleggia il giallo sulla corte nel mezzo della frazione di Ca’ Acquabona, nel Riminese, lì dove al civico 31 di via del Ciclamino ieri mattina una donna è stata trovata morta. Uccisa da numerose coltellate mentre la sera prima era di ritorno dal gruppo di preghiera nella sua parrocchia (la vittima è testimone di Geova). Così sarebbe stata uccisa Pierina Paganelli, pensionata di 78 anni originaria di Sogliano al Rubicone, nel Cesenate, ma da decenni residente a Rimini proprio in quella palazzina dove ieri è stata ammazzata da una mano ancora ignota.

Non c’è al momento un sospettato nel fascicolo di indagine per omicidio aperto dalla Procura di Rimini, né un movente dietro la morte di quella che dai vicini veniva definita "una signora in gamba, energica", la ricorda anche l’avvocato della famiglia, Monica Lunedei. Eppure, un assassino ignoto ha deciso martedì sera di porre fine alla vita di Pierina, aggredita e uccisa sulle scale che dai box auto dei sotterranei del condominio in cui la donna era rientrata portano all’appartamento al terzo piano dove la 78enne viveva. Lungo quei gradini la donna è stata colpita, più volte, al collo e alla schiena, fino a ricadere supina con numerose tracce di sangue intorno. Così come è stata ritrovata ieri intorno alle 8.30 dalla moglie del figlio, quel Giuliano Saponi, 53 anni, rimasto vittima lo scorso maggio di una misteriosa aggressione mentre si recava a lavoro in bicicletta. Un’aggressione che ridusse l’uomo in fin di vita e su cui ancora adesso persiste un giallo parallelo che intrecciandosi con quanto accaduto ieri in via del Ciclamino infittisce la matassa da sciogliere per gli inquirenti.

In quel garage a cui si accede per una rampa di cemento a metà del cortile tra palazzoni verdi, rossi e gialli ieri infatti si è concentrata l’attenzione di Squadra mobile e scientifica, mentre i familiari della vittima sono poi stati ascoltati in Procura per ricercare elementi utili a dipanare le nubi attorno all’omicidio della pensionata. La 78enne aveva tre figli, in via del Ciclamino viveva sola ed era divorziata da decenni dal proprio marito, che vive in Germania, a Monaco di Baviera, e con cui la vittima intratteneva a detta dei familiari "buoni rapporti". Inoltre, vicino al cadavere è stata trovata la borsetta con ancora tutti gli effetti all’interno, mentre alcuni indumenti ancora indosso alla donna dalla sera prima erano strappati.

Francesco Zuppiroli