FRANCESCO ZUPPIROLI
Cronaca

Ucciso dai carabinieri a Rimini, lo choc dei testimoni: “Ci inseguiva e colpiva a caso”

Villa Verucchio, un ventenne egiziano ha ferito 5 persone per poi scagliarsi contro gli uomini dell’Arma, che gli hanno sparato. Il terrore di chi era lì: “Ha colpito un mio amico alla pancia e un altro al fianco. Abbiamo provato a scappare”

Villa Verucchio (Rimini), 1 gennaio 2025 – Villa Verucchio si è risvegliata sgomenta e con ancora i segni della mattanza in terra e legati ai lampioni di via Casale sotto forma di nastro bianco e rosso per delimitare i punti in cui il ventenne egiziano ha assalito le proprie vittime nella notte di Capodanno.

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E piano piano che il paese si sveglia, ancor prima degli auguri per il nuovo anno, agli angoli delle strade e sulle soglie dei bar che costeggiano la stessa via Casale i concittadini si guardano ed esclamano: "Hai visto che roba?". La "roba" è la notte di follia assoluta conclusasi con 5 feriti e la morte dell'aggressore fuori controllo dopo essere stato neutralizzato a colpi di pistola dal comandante della locale stazione dei carabinieri.

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Le voci del paese

Tutti ne parlano a Villa Verucchio e poche ore prima si trovavano nelle vicine piazze della stazione per festeggiare il Capodanno. "Avrei potuto essere io una delle vittime", ammette un anziano fuori dal bar Zanni.

"Stavamo andando in piazza per la mezzanotte quando abbiamo visto sanguinante in viso quella che abbiamo poi saputo essere la prima vittima dell'assalitore. Era proprio qui, vicino alla tabaccheria Sapigni".

Sangue in volto per il 18enne che cronologicamente è stato il primo ad essere colpito dall'egiziano fuori controllo, prima che il ventenne tornasse sui propri passi e continuasse la mattanza verso altre persone.

“Ci inseguiva con il coltello”

"Ci inseguiva con il coltello in mano: ha colpito un mio amico alla pancia e un altro al fianco. Noi scappavamo e lui ci inseguiva. Siamo quindi corsi verso la piazza e attraversato la strada per tornare indietro, perché non volevamo ci seguisse tra la folla o sarebbe stato un disastro", ha ripercorso Nicola, 18 anni, che si trovava insieme ai due neo-maggiorenni colpiti dall'egiziano.

Secondo i primi riscontri sanitari, il giovane più grave sarebbe stato raggiunto da cinque coltellate, di cui una al volto. Più lievi invece le ferite della ragazza colpita durante il secondo assalto: colpita superficialmente alla guancia e al torace.