Uds all’attacco dell’ex capo di Stato

Presunte molestie a Palazzo: depositata la richiesta di sindacato a Simoncini, all’epoca Capitano reggente

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"Abbiamo depositato la richiesta di Sindacato all’ex Reggente Giacomo Simoncini". Lo aveva annunciato qualche settimana fa, Unione donne sammarinesi è passata dalle parole ai fatti. L’associazione che riunisce le donne del Titano chiede al Collegio Garante "di verificare i fatti pubblicati sulla stampa relativamente a presunte molestie sessuali avvenute a Palazzo Pubblico mentre Simoncini ricopriva l’incarico di capo di Stato – dicono – La vittima, un’impiegata della Segreteria Istituzionale, ha presentato querela e le eventuali responsabilità penali e civili dell’ex Reggente saranno stabilite dalla magistratura. La giustizia non si persegue nei bar o sui social, ma nelle sedi opportune ed è quello che abbiamo fatto con il Sindacato a Simoncini, affinché si faccia chiarezza sulle vicende, in nome della verità e a salvaguardia dell’Istituto Reggenziale e della dignità delle donne". Sebbene avvenute in un contesto diverso, Unione donne si è occupata "anche delle accuse di violenze e percosse rivolte al consigliere Matteo Ciacci dall’ormai ex compagna – fanno sapere – A seguito delle accuse Ciacci si è dimesso da segretario politico di Libera ed è stato denunciato dalla vittima. Le due vicende, se confermate nelle sedi opportune, sarebbero gravissime ed aggravate dalla posizione politica ed istituzionale delle figure coinvolte che sono, o meglio, dovrebbero essere, i primi garanti di una società che tutela e rispetta le donne". L’associazione ritiene che "il desiderio di verità e di giustizia debbano prevalere su ogni altro sentimento. È comunque impossibile non indignarsi davanti alle voci circolate in queste ultime settimane a danno delle donne coinvolte".

Uds va all’attacco. "Sono cadute le maschere dell’ipocrisia sul tema della violenza di genere – dicono – dalle belle parole alle buone intenzioni sbandierate in occasione del 25 novembre, ci ritroviamo con un pugno di mosche nel momento in cui ci saremmo aspettate dalla politica, dalle associazioni e dalla società civile una presa di posizione ferma e decisa contro la violenza sulle donne. Applaudiamo tutte le donne che hanno coraggio – e avranno coraggio – di denunciare e confermiamo il nostro sostegno affinché non rimangano sole ad affrontare, oltre alla violenza, la gogna pubblica".