Ultima performance per gli Artisti in piazza

Ultima performance per gli Artisti in piazza

Ultima performance per gli Artisti in piazza

La borgata di Pennabilli in festa, il movimento dei corpi che si trasformano in arte, la musica e la poesia del paesaggio. E su tutto un pubblico unito, internazionale e capace di assorbire le emozioni che qui i performer donano da ormai due generazioni. Oggi è l’ultima giornata per Artisti in Piazza, lo storico festival di Pennabilli che compie 27 anni. E "quando le cose durano così tanto c’è una ragione". A dirlo è l’assessore alla Cultura dell’Emilia-Romagna, Mauro Felicori, che quest’anno ha inaugurato il festival. "Dopo l’alluvione non c’è solo da ricostruire i ponti e le strade, ma anche lo spirito pubblico e la fiducia collettiva nel futuro – ha detto l’assessore Felicori – La cultura è parte di questo spirito di rinascita, ed è un segnale importante che la Romagna riparta dopo l’alluvione attraverso la canzone popolare e anche eventi come questo. Artisti in piazza mette le radici nel mondo degli hippies, di Woodstock e degli ‘On the road’, qui sembra di rientrare nelle atmosfere di creatività di base e diffusa di quei tempi". "Pennabilli era già meravigliosa prima di Tonino Guerra – continua Felicori –, ma lui ha aggiunto magia con i suoi tocchi di arte e di creatività sparsa. Credo che chiunque arrivi dall’estero al festival resti incantato". Inizio degli spettacoli, dunque, con Alcantiere (Hotel Duca), dove termina il laboratorio di sperimentazione animato dal collettivo belga La Montagne Liquide. Si esibisce in piazza anche la Banda Storta, ensemble marciante di musicisti d’impronta circense. Spazio, poi, al movimento di scena con tre spettacoli della troupe dei Teatri Mobili. Il primo palco è dedicato ai Teatrini Emozionali. Il secondo accoglie Manoviva della Compagnia Girovago & Rondella. E il terzo lo occupa invece la Compagnia Dromosofista, con lo spettacolo ‘Antipodi’. Attesissima, inoltre, l’esibizione di Olivier Grossetete che con il suo epilogo artistico mette in scena la fase di decostruzione di un monumento minimal realizzato (solo) con scatole di cartone e nastro adesivo. ‘Maicol Gatto -Musica per gli occhi’, infine, con protagonista un Matteo Galbusera intento a celebrare il rapporto tra uomo e macchina, in un incredibile viaggio verso l’ignoto.

Andrea G. Cammarata