"Si apre la fase 3 dello sviluppo turistico di Rimini”. Lo dice il sindaco Jamil Sadegholvaad che indica la strada da seguire per portare Rimini a diventare a tutti gli effetti una “città europea, leader dell’ospitalità per 12 mesi all’anno, competitiva perché accessibile, infrastrutturata, ricca di servizi, attrattiva da gennaio a dicembre". Non si parte da zero. "E’ la terza fase di un processo cominciato a metà degli anni Novanta e proseguito nel decennio successivo con la grandi opere a sostegno della destagionalizzazione (nuovo quartiere fieristico, Darsena, Centro Agroalimentare, TrcMetromare)”. La seconda fase ha visto "il percorso del Piano Strategico e la successiva messa a terra in ordine ai processi di rigenerazione urbana (Psbo, Parco del Mare, nuova rete museale). Percorso che va completato e aggiornato rispetto le esigenze di un comparto mondiale dell’ospitalità che sta mutando rapidamente i suoi gusti e le motivazioni del viaggio". Ed eccoci all’oggi, anzi al domani del turismo a Rimini su cui il sindaco pone direttrici ben precise su cui muoversi. Una di queste è rappresentata da un pilastro nell’economia anche turistica riminese: Ieg. "Ogni partita deve essere connessa: sviluppo e potenziamento di IEG e Palacongressi secondo quelle che sono le intenzioni già espresse e messe sul tavolo". A una società scossa dalla scomparsa della sua guida storica solo pochi giorni fa, Lorenzo Cagnoni, viene chiesto di rimanere una locomotiva per la città, capace di continuare a trainare l’economia turistica. Il secondo soggetto su cui si pone l’attenzione del primo cittadino è l’aeroporto, Non è un caso se da mesi si parla di interessi coincidenti tra le due realtà con l’attivazione di nuove rotte per la Germania. Per il sindaco diviene fondamentale la "crescita dei flussi di passeggeri all’aeroporto" come anche "il rilancio degli investimenti e dell’innovazione sulla spiaggia, la rigenerazione alberghiera. Sono i quattro punti cardinali di una bussola che deve indicare una rotta comune. È evidente come questi 4 cardini abbiano, per la loro realizzazione, tempistiche differenti: aeroporto e fiera sono davanti a tutti, soprattutto perché la loro esplicazione ha una chiara predominanza dell’elemento locale, inteso come riminese e romagnolo. Ma è altrettanto palese che, al di là dei tempi, la strategia delle prossime settimane, dei prossimi mesi, nell’arco di un quinquennio, debba essere unitaria e rispondente a una strategia omogenea. All’impegno deve corrispondere una direzione precisa e una connessione tra le parti forte".
Cronaca"Un approccio strategico per il futuro del turismo"