Vandali a Riccione: "Un inferno che va avanti da inizio stagione"

Il racconto di un residente della zona. Il presidente del consorzio di viale Ceccarini: "Danno d’immagine incalcolabile per la città"

Le auto vandalizzate

Le auto vandalizzate

"I gruppi in azione a Riccione sono fuori controllo. Quello dell’altra notte è l’ultimo episodio di una serie che va avanti da inizio estate. Su questo dobbiamo fare tutti una grande riflessione e prendere seri provvedimenti. La città non può permettersi questi episodi, perché oltre ai danni materiali subisce incalcolabili danni d’immagine". E’ seriamente preoccupato Maurizio Metto, presidente del Consorzio d’area di viale Ceccarini. "Al di là delle misure di contenimento per evitare questi episodi, occorre ricostruire l’immagine di città sicura, prima cosa che deve offrire una località turistica. Chi di dovere, forse ha sottovalutato la situazione, che ora deve risolvere, ma dovremo lavorare tutti per capire come recuperare quanto abbiamo perso e per evitare il ripetersi di simili episodi. Quanto è successo è inaudito, caos da stadio. Vorrei sapere se queste cose accadono anche a Jesolo e a Gallipoli o se il problema è solo nostro. E’ inaccettabile far passare la concezione che a Riccione si possa fare quel che pare, perché tanto non succede niente!".

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"Sono molto dispiaciuta per come il Comune ha gestito la sicurezza quest’estate, la situazione è stata sottovalutata, è sfuggita di mano e ora è fuori controllo – osserva Arianna Balducci di Viale Riccione – Per noi e per i turisti, sicurezza e ordine pubblico sono prioritari rispetto altri interventi fatti che potevano passare in secondo piano. Questi gruppi di ragazzini arrivano a Riccione e nessuno li ferma. Non si può mettere la testa sotto la sabbia. Tanti nostri clienti sono dispiaciuti perché hanno trovato un’altra Riccione. Con questo disastro ed episodi da far west non sanno se tornare". Turisti e residenti che l’altra notte hanno assistito al raid di teppismo dai balconi sono ancora sotto shock. "Sul lato mare della stazione ferroviaria la situazione è ingestibile e allo sbando da tempo. Vediamo arrivare in treno tantissimi ragazzetti, senza alcun bagaglio. L’altra sera intorno alle 22,30 saranno stati 150 – incalza R. P., residente – Poi verso le due di notte ci siamo svegliati di soprassalto con botti che sembravano fuochi d’artificio. Un atto volontario di teppismo con una cinquantina di ragazzi saliti correndo da mare a monte. Davano calci alle portiere delle auto, ci sono saliti sopra danneggiando la carrozzeria e spaccando i vetri. Hanno perfino scaraventato una moto sulla strada per ostruire il passaggio ai carabinieri. Urlavano e s’incitavano l’un l’altro, volevano lasciare un segno, 1520 minuti d’inferno, poi all’arrivo delle divise si sono dileguati. Il Comune è inesistente. Più volte abbiamo cercato di parlare col sindaco per raccontare anche delle ragazzine assediate dai pr appena scese dal treno, ma purtroppo niente da fare".

Nives Concolino