Un maxi ombrello contro le bombe d’acqua

Via libera alla dorsale Ausa, intervento da 10 milioni di euro: il ‘tubone’ servirà a ridurre il rischio di allagamenti in centro e a Marina

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Un ‘super ombrello’ per mettere Rimini al riparo dalle bombe d’acqua. Via libera dalla giunta al progetto esecutivo per la cosiddetta dorsale Ausa, già prevista dal Piano di salvaguardia della balneazione. Il ’tubone’ "servirà a intercettare le acque meteoriche del bacino a monte della Statale 16 – spiega l’assessore all’Ambiente Anna Montini (foto) –, evitando che arrivino nel centro storico e alleggerendo così il carico della rete idrica in una delle zone più antropizzate della città, inviandole al deviatore Marecchia". Il progetto per la dorsale Ausa è stato inserito da Hera nell’ultimo aggiornamento del Piano "alla luce in particolare del ripetersi di fenomeni meterologici particolarmente intensi in brevi periodi di tempo", in particolare rilevati tra il 2013 e il 2019 "caratterizzati da una maggiore frequenza di fenomeni più intensi e per questo non più considerabili eccezionali". "L’area oggetto di intervento – spiega Montini – si estende da via Montescudo fino a via Covignano, seguendo in parallelo la Statale 16 Adriatica, per un’estensione di 170 ettari, pari al 23% dell’intero bacino servito. Un’area caratterizzata in parte da superfici impermeabili a vocazione artigianale, in parte da terreno naturale o poco urbanizzato a vocazione residenziale".

In caso di forti piogge attualmente i fiumi d’acqua finiscono più a valle, in centro e in zona mare. Come si è visto, per esempio, con il disastro del giugno 2013 e in altre occasioni. La dorsale sarà un maxi tubone interrato, tra la nuova rotonda di via Montescudo fino all’Ausa, all’altezza di Covignano. Lavori annunciati al via a dicembre. Un paio d’anni per completarli. Costo 9,7 milioni, dei quali 7,7 coperti da finanziamento ministeriale e il resto a carico di Atersir.

Mario Gradara