Un milione di euro per ripensare Riccione

Con i fondi del Pnrr la giunta vuole intervernire nei viali Ceccarini, Dante e Gramsci. Nella lista anche piazza Unità, il porto e i fiumi

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Oltre un milione di euro per ripensare la città. I fondi arrivano dal Piano nazionale ripresa resilienza, l’ormai noto Pnrr, e verranno utilizzati dagli uffici tecnici del Comune per "la progettazione delle opere infrastrutturali necessarie alla riqualificazione della città". In municipio arriveranno 1.130.000 euro. La giunta ha deciso di impiegarli per creare percorsi naturalistici e rimettere a nuovo gli assi commerciali principali in città, inclusa piazza Unità, che attendono da tempo una rivisitazione. Oltre a questo vi è una zona a cui pensare da subito: il porto.

Spazio all’ambiente e alla voglia di vivere la natura, anche a Riccione. Con 350mila euro verranno progettati percorsi naturalistici lungo il Rio Melo, il Rio Marano e la zona dell’ex polveriera. La maggiore cifra, ben 400mila euro, servirà per ripensare le principali aree commerciali della città: piazza Unità e i viali Ceccarini, Dante e Gramsci. Infine, ma non certo ultimo, c’è il porto. La parte restante del fondo, 380mila euro, andrà spesa per la progettazione della riqualificazione strutturale del porto canale. "Abbiamo in programma un grande lavoro di rigenerazione urbana - premette l’assessore ai Lavori pubblici Simone Imola -. Tutti i tecnici dell’amministrazione stanno facendo un grande lavoro per avviare i cantieri nel più breve tempo possibile di concerto con la cittadinanza, con cui il dialogo è e sarà costante". Prima di vedere i cantieri servirà pazienza, ma in giunta vogliono accelerare.

La notizia dell’arrivo dei fondi per progettare la Riccione del futuro ha fatto saltare sulla sedia la ex sindaca Tosi, che subito ha voluto precisare che il merito è della precedente squadra di governo, cosa per altro scritta anche dall’attuale giunta. "Siamo già al lavoro - spiega il dirigente Baldino Gaddi - per adattarli all’impiego secondo le linee di indirizzo dell’attuale amministrazione comunale". Il porto è il progetto più avanti di tutti. Infatti le attuali risorse serviranno alla progettazione delle banchine già nei primi mesi del 2023. Lavori che saranno la base della rigenerazione dell’intera area. "I progetti che stanno nascendo - spiegano dal municipio - sono particolarmente ambiziosi e prevedono la riqualificazione di tutta l’area a mare della ferrovia, darsene comprese". Dopo il porto ci saranno gli assi commerciali. "Si tratta di progettazioni che serviranno per potere accedere a fondi, non solo del Pnrr, per riqualificare piazza Unità, viale Dante, viale Gramsci e viale Ceccarini. Queste progettazioni potranno inoltre creare i presupposti per la presentazione di project financing da parte di soggetti privati”, chiude Gaddi.

La giunta guarda anche ai suoi corsi d’acqua. Sul Marecchia e sul Conca i percorsi naturalistici sono diventati anche prodotti spendibili a livello turistico. Riccione ha il Marano e il rio Melo. Dove si vogliono realizzare percorsi simili a quelli fatti in altri comuni. Per Marano e Melo sarà necessario avanzare progetti con altri municipi per completare i percorsi.

Andrea Oliva