Un parco virtuale con E.T. e i suoi ‘amici’

L’annuncio di Daniela Rambaldi, figlia di Carlo, a Riccione: "Nascerà uno spazio sul web dedicato ai personaggi resi famosi dai film"

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Millennium, il parco sognato da Carlo Rambaldi, premio Oscar per gli effetti speciali nel cinema, troverà compimento nel mondo virtuale, anche se non tramonta l’idea di realizzarlo in materia nel caso si creino le condizioni. Lo conferma la figlia, Daniela Rambaldi, ospite della diciottesima Reunion di fantascienza, tenutasi nei giorni scorsi all’Hotel Mediterraneo di Riccione su iniziativa dello Stic-Al Star Trek Italian Club ‘Alberto Lisiero’ ed Ultimo Avamposto. Un’occasione per toccare, è il caso di dirlo, con un dito E.T. e gli Oscar vinti dal suo ‘ideatore’, nonché per premiare le migliori interpretazioni dei personaggi, in questo caso Emanuela Forranato e Massimo Del Prete nelle vesti di Andoriana e Baliano di Star Trek. La Rambaldi anticipa intanto alcune iniziative dell’omonima fondazione dedicata al padre.

Riccione ha ospitato E.T., com’è stato ricordato?

"Nella reunion abbiamo presentato due video, uno di 17 minuti sul restauro di tutti i suoi reperti originali e un altro più lungo sulle creature di mio padre. A Riccione, dove abbiamo risposto anche a tantissime domande dei presenti, sono nate diverse idee e contatti, siamo fieri di tornare qui con progetti concreti che possano lasciare qualcosa sul territorio. Sempre a Riccione abbiamo portato una riproduzione di E.T. in 3D e due Oscar, il terzo è esposto alla mostra di Milano, aperta fino al 29 gennaio".

E.T. è ormai un’icona ?

"Celebra il suo quarantesimo anniversario, ma è senza età, il film viene riproposto di continuo come Topolino. Da inizio anno giriamo l’Italia con i nostri eventi divulgativi e inclusivi. Stiamo inoltre lavorando su un docufilm che parla di papà, uscirà nel 2025 per il centenario della sua nascita".

Il suo sogno?

"È quello di mio padre rimasto nel cassetto, voleva realizzare un parco tematico, progettato negli anni Ottanta, Millennium, basato proprio sui personaggi resi famosi dai film di Hollywood, e gli effetti speciali. Noi lo stiamo rispolverando, dovrà essere riadattato ai tempi d’oggi, anziché fisico lo faremo virtuale, interattivo, disponibile sulle piattaforme internet".

La Romagna è terra di parchi, potrebbe trovare spazio qui la versione fisica?

"Mio padre non c’è riuscito, trovo la cosa molto difficile, ma chissà, lanciamo un sasso. Abbiamo avuto contatti con Dubai, ci dispiacerebbe realizzarlo là e non Italia, ma alla fine pur di farlo, cederemo".

Intanto su cosa si lavora?

"La Fondazione, presieduta da mio fratello Victor, è nata per preservare il grande patrimonio di nostro padre, ma è necessario proiettarci nel futuro per i giovani, attraverso progetti innovativi e inediti lasciati da mio padre. Visto che i ragazzi sono molto attratti dal virtuale saranno realizzati in digitale. Il prossimo progetto interessa lo scheletro di E.T e le atmosfere spaziali che mio padre ha disegnato negli anni nelle quali interagiranno vari personaggi inediti. Lo presenteremo ufficialmente il 19 gennaio a Milano".

Nives Concolino