Un ritorno al passato Rivive il Melody Mecca

La storica discoteca è chiusa ormai da anni, ma il ricordo non è sbiadito. Al Living un evento che farà ballare i più nostalgici al ritmo di funky e afro

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Un nastro immaginario si riavvolge. Le frequenze si risintonizzano su due decenni che hanno trasformato Rimini nel cuore pulsante della musica. Sono gli anni Ottanta e Novanta e la metropoli balneare diventa il luogo dove nascono nuove tendenze musicali che invadono le consolle di ogni discoteca del mondo. Ci sono i dj, i vip, gli artisti, i performer e i creativi, ma soprattutto ci sono i giovani che arrivano da tutta Italia e non solo. È il mondo della scena dance. E a Rimini, tra le mete cult per migliaia di ragazzi e ragazze, c’è anche il Melody Mecca, la discoteca che ben presto diventa il tempio della musica funky-afro della riviera romagnola. Il locale è ormai chiuso da anni, ma il suo ricordo non è sbiadito, tanto che le sue sonorità tornano a infiammare la notte. Gli organizzatori Vision e Melodj Mecca Story vogliono far rivivere quelle emozioni nella serata evento History Melodj Mecca, in programma venerdì 24 giugno, dalle 21, al Living di Misano Adriatico (l’ex Bobo). In consolle dj Pery, dj resident della Mecca per quasi vent’anni, insieme ai lui ci saranno anche i dj Meo, Ebreo, Fary, Raba e le percussioni live di Frank Nastri. Una notte per ritrovare quel mix leggendario che abbracciava funky, disco, Mpb brasiliana, musica indiana, afrobeat e che in una parola veniva definita musica ’Afro’. Ai tempi si ascoltava, anche accompagnati dai bonghi, nei giardini della discoteca o sotto il celebre tendone a strisce bianco e giallo che richiamava l’Oriente. Adesso lo scenario è diverso, ma l’energia e la voglia di divertirsi sono le stesse. Una serata che Vision e Melodj Mecca Story hanno pensato per tutti quelli che, dopo la chiusura definitiva del locale, hanno manifestato la voglia di poter rivivere anche solo in parte quei momenti, ritrovare quelle notti sotto le stelle e una musica che faceva dire ’Rimini capitale Afro’.

Lina Colasanto