Ci sarà qualcuno pronto ad affermare che ’quei bambini in Bangladesh forse vivevano in condizioni anche peggiori’. Non è questo il punto. Il punto è che siamo in Italia, e non possiamo concedere aree di extra-territorialità a chicchesia. Non per caso, dopo aver effettuato il controllo che ha fatto emergere l’incredibile situazione di minori che vivevano come topi sotto al negozio gestito da familiari, gli stessi addetti della polizia municipale e dell’Ausl sono intervenuti per trovare loro un alloggio decoroso e degno di questo nome. Un gesto di civiltà.
m.gra.
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