ANDREA OLIVA
Cronaca

Un trenino per pochi. E i turisti restano a piedi

Cresce la protesta degli operatori della zona nord isolata dal centro .

Cresce la protesta degli operatori della zona nord isolata dal centro .

Cresce la protesta degli operatori della zona nord isolata dal centro .

Turisti a piedi a spingere i passeggini per chilometri e giardini degli hotel devastati dal passaggio di migliaia di giovani di ritorno dai locali del Marano. Nella zona nord, albergatori e turisti stanno perdendo la pazienza. Il problema è il trenino, l’unico mezzo trovato come sostituto del filobus da 18 metri che transitava su viale d’Annunzio. Da quando i mezzi pesanti non possono transitare sul ponte sul fiume Marano, l’unica alternativa è il trenino. "Soprattutto alla sera, quando le famiglie si spostano verso il centro - premette Andrea Ciavatta di Promhotels - bastano i clienti di un hotel a colmare i 60 posti del trenino. Così tutti gli altri devono farsela a piedi. Abbiamo chiesto al Comune di implementare il servizio perché le lamentele stanno aumentando in modo considerevole". E quando arriva la mezzanotte il trenino si trasforma in zucca e il servizio si chiude. "Per i tanti giovani che frequentano i locali in zona Marano - spiega Bruno Bianchini del comitato Riccione nord - non c’è alternativa al farsela a piedi verso il centro. Questo tuttavia sta creando problemi con schiamazzi continui in piena notte, fioriere e vasi spaccati e vandalizzati. Va trovata una soluzione".