
Domenica sera parte a Rimini la finale playoff tra la Rinascita e Cantù . Il progetto dell’amministrazione: "Tempi stretti, ma faremo tutto il possibile".
Le febbre biancorossa sale. Temperatura ‘corporea’ del tifo riminese alta più che mai. Una città a canestro. La Rinascita basket Rimini sogna la serie A. Rimini tutta sogna di entrare nell’Olimpo della pallacanestro italiana. La finale playoff con Cantù è alle porte – la prima partita si gioca domenica sera al Flaminio – e intanto si fa largo un’idea: allestire un maxi-schermo all’interno del palazzetto riminese per la partita (o le partite) che la Rinascita giocherà in trasferta a Desio. L’amministrazione sta lavorando per concretizzare quello che definisce un "progetto particolare". Lo conferma l’assessore comunale allo Sport, Michele Lari: "La finale raggiunta da Rbr, la tracimazione del successo sportivo in passione di tutta una città, il Flaminio come cassa di espansione di un desiderio di vivere finalmente una uguale emozione insieme – dice Lari – ci porta a lavorare in queste ore sul progetto di allestire, proprio all’interno del Flaminio, un maxi-schermo per seguire tutti insieme le partite di Rbr durante le trasferte a Cantù".
Un passo indietro. La finale playoff che mette in palio la promozione in serie A – che a Rimini manca dal 2001 – si giocherà al meglio delle cinque partite. Chi ne vince tre può festeggiare. Le prime due gare sono in programma a Rimini domenica (20.15) e martedì (20.45). La terza sarà a Desio venerdì 13 alle 20.45, dove si giocherà anche l’eventuale quarta sfida (data da definire): per i tifosi riminesi ci saranno a disposizione solo poche centinaia di biglietti, ecco perché a Palazzo Garampi si sta pensando di allestire un maxi-schermo per permettere ai tanti tifosi che non saranno in Lombardia di seguire insieme gara3 e l’eventuale gara4. In quella che è la casa del basket cittadino. "Una delle cose più straordinarie che sta accadendo in queste settimane a Rimini – sottolinea Lari – è l’entusiasmo contagioso, che si respira in ogni angolo della città, per la cavalcata di Rbr. È qualcosa che va oltre l’appassionato di pallacanestro o l’amante dello sport: si tratta di un vero e proprio sentimento popolare che richiama anche un dato sociale rimarchevole. La voglia di andare al Flaminio per godersi una partita di basket, facendo della propria soddisfazione un fatto collettivo perché nello stesso momento condivisa da altre migliaia di persone, dentro e fuori al palazzetto".
Questi elementi hanno spinto l’amministrazione comunale a valutare il progetto del maxi-schermo. "Ci sono tante questioni tecniche da mettere in fila in così poco tempo – continua l’assessore – ma stiamo cercando di risolverle in tutta fretta perché questa finale rappresenta per Rimini e per i riminesi qualcosa di molto speciale, già provato nel passato ma che abbiamo bisogno di rivivere oggi. Quello che sta facendo Rbr quest’anno è qualcosa di straordinario, storico". La Rinascita vuole fare la storia e "Rimini si merita di vivere intensamente e collettivamente questi momenti anche durante le trasferte in Lombardia". Ma è una corsa contro il tempo. "Di qui ai prossimi giorni – spiega Lari – cercheremo di definire ogni aspetto per mettere a disposizione questa visione collettiva delle partite in casa di Cantù. Faremo di tutto per riuscirci".