Vicesindaca Bellini, che opinione ha sulla Gestazione per altri (Gpa) e sul divieto in Italia esteso anche alla gestazione praticata all’ester?
"Il tema della Gpa viene affrontato con un approccio che mira a colpire l’opinione pubblica, anziché a informarla correttamente. La retorica del “sfruttamento” è ripetuta in maniera ossessiva, come se le leggi attuali non fossero già chiare: lo sfruttamento di donne povere, in cambio di denaro per portare avanti gravidanze, è già vietato, in Italia come altrove. La stragrande maggioranza di chi accede a queste pratiche è composta da coppie eterosessuali, ma si preferisce distorcere la realtà per colpire le coppie omosessuali, mescolando le carte".
Cosa intende per “mescolare le carte”?
"Parlo della confusione che si crea tra pratiche già illegali e quelle legali e regolamentate in altri Paesi. In Canada, ad esempio, esiste la cosiddetta “Gestazione solidale”, una pratica senza scopo di lucro, rigidamente regolamentata. Le donne che vi partecipano devono essere economicamente stabili, avere già figli propri e sono loro a scegliere a chi affidare il bambino o la bambina. La coppia adottante rimborsa solo le spese mediche documentate. Nulla di tutto questo ha a che vedere con lo sfruttamento".
Secondo lei, quindi, è scorretto parlare di sfruttamento in questi casi?
"Sì, perché si creano scenari che non riflettono la realtà della Gpa legale e solidale. Certo, si può non essere d’accordo, questo lo rispetto. Ma è inaccettabile che si utilizzi l’argomento dello sfruttamento per fare propaganda".
Quale potrebbe essere una soluzione, secondo lei?
"Le adozioni dovrebbero essere più accessibili. Se fossero più semplici e aperte anche alle coppie omosessuali, probabilmente si ricorrerebbe meno alla Gpa".
C’è anche un aspetto morale che spesso viene tirato in ballo.
"La cosa che mi fa sorridere è che molti di questi moralisti, che si dicono contrari per questioni etiche, non sembrano avere problemi a sfruttare giovani donne per il proprio piacere o carriera, con regali, promesse o altro. Però si scandalizzano se una donna, in piena libertà, decide di portare avanti una gravidanza per qualcun altro. La doppia morale è evidente. Una donna dovrebbe poter scegliere, anche in questo caso".