
Sfogliando la margherita, anzi la lista dei firmatari del documento critico nei confronti dell’ex sindaca Angelini e della sua gestione, il direttivo di Uniamo è sempre più deciso a procedere per vie legali.
"Tre persone – riferiscono dal direttivo – dicono di non averne saputo nulla, mentre altre due si sono dissociate. A questo punto dare mandato all’avvocato di fare le opportune verifiche è un atto di serietà". Intanto c’è chi prende la parole e ci mette la faccia: è Fabio Della Rosa, già presidente di Uniamo per dieci mesi, nel periodo in cui la civica ha dovuto affrontato le tensioni, il divorzio dalla ex consigliera Valentina Villa e l’azzeramento del direttivo con conseguenti nuove nomine.
"Ho sottoscritto quel documento, non lo rinnego – dice l’ex presidente –. Ma si trattava di dialettica interna al gruppo di Uniamo. Questo doveva essere. Non avrei mai dato il mio assenso a una presa di posizione pubblica con quel documento, mai. Chi lo dato alla stampa ha creato danni, mentre il mio intento da firmatario era avviare un confronto interno. Ho le mie idee su chi possa avere passato all’esterno quel documento, ma le tengo per me". Il futuro dei firmatari fuori dal gruppo pare scritto vista la dura replica del direttivo di Uniamo. "Così sembra. Ora vediamo cosa accadrà il 10 ottobre, con la sentenza del Consiglio di Stato sull’annullamento delle elezioni. Non chiudo la porta ad alcuna possibilità, ma in caso di nuove elezioni credo che il civismo avrà molto meno spazio di quanto visto alle ultime elezioni. A destra lo hanno già capito. Così interpreto quanto hanno fatto riunendo in un’unica civica le tre esistenti. Non rivedremo tutte queste liste. La prossima volta a recitare un ruolo preponderante saranno i partiti, il civismo avrà meno spazio".
Uniamo vuole difendersi chiamando in causa l’avvocato e al medesimo tempo deve guardare cosa fare da grande. In ballo c’è il futuro e il nome della lista civica. In entrambi i casi molto dipenderà dal pronunciamento del Consiglio di Stato sulla sentenza del Tar che ha annullato le elezioni del giugno 2022. Il conto alla rovescia procede. Il 10 ottobre verrà svelato il futuro della città ed anche della lista. Se il Consiglio dovesse sovvertire la sentenza del Tar tornerebbe la precedente amministrazione. Altrimenti si apriranno nuovamente i giochi anche nel centrosinistra e il confronto tra Pd e civiche, con l’incognita del Movimento 5 stelle, si riproporrebbe.
Andrea Oliva