Unione, 4 milioni e mezzo da gestire. La presidenza verso il Ciotti-bis

L'Unione Valconca si prepara a eleggere il nuovo presidente, con importanti finanziamenti in arrivo. Sfide e opportunità per l'entroterra in un momento di transizione cruciale.

Unione, 4 milioni e mezzo da gestire. La presidenza verso il Ciotti-bis

Giorgio Ciotti

L’Unione della Valconca deve eleggere il nuovo presidente: sono già partite le consultazioni per un’istituzione che può contare su importanti finanziamenti pubblici e raggruppa ben 9 Comuni dell’entroterra. Sono settimane importanti visto che l’ente sovracomunale avrà molte possibili funzioni e soprattutto nelle ultime settimane ha avuto la conferma che arriveranno 4,5 milioni di euro di finanziamenti europei come Fondi per lo sviluppo e coesione (FSC). Insomma una grande opportunità ma anche una grande responsabilità.

E proprio per questo ancora non è emersa con forza e chiarezza una candidatura per la carica di presidente dell’Unione per i prossimi anni, anche se il nome di Giorgio Ciotti, sindaco di Morciano, e presidente dell’Unione uscente, pare in questo momento il più probabile. Ma sono in atto da alcune settimane le consultazioni tra sindaci e nelle ultime riunioni non è ancora emerso ufficialmente un nome.

Le sfide per l’entroterra sono tante, a partire dai mezzi di comunicazione. Proprio nelle ultime settimane anche il sindaco di Montefiore Filippo Sica è intervenuto proponendo più trasporti e linee pubbliche dal mare all’entroterra, suggerendo anche maggior sostegno economico, magari anche tramite la tassa di soggiorno, dei Comuni rivieraschi verso i colleghi di collina. Resta il fatto che per l’Unione Valconca è un momento di transizione molto importante con opportunità e risorse da non sottovalutare, anche in chiave di rilancio turistico e rilancio dei Borghi dell’entroterra che chiedono maggior sostegno sotto ogni punto di vista. E proprio sul futuro dei piccoli centri e dei borghi storici è bene ricordare lo sfogo a fine estate, sempre in ambito di Valconca, della Pro Loco di Mondaino che chiede alla politica, quella locale e nazionale, delle strategie e delle scelte decisive per rilanciare città e paesi dove insistono ancora case, attività economiche e associazioni.

Aiuti per le nuove attività che si vogliono aprire, per chi vuole investire negli immobili, per chi vuole continuare ad abitare in collina, strategie comuni e mirate che non si possono più rimandare.

lu.pi.