«Aiuto, aggrediscono una donna». Ma è una capra che partorisce

Falso allarme nella colonia al confine tra Riccione e Misano

Una capra

Una capra

Rimini, 13 settembre 2014 - URLA strazianti e lamenti provenienti dalle stanze di una colonia abbandonata. «Venite, c’è una donna che urla là dentro», si sono sentiti dire i carabinieri al telefono da alcune persone che nella serata di giovedì stavano passando davanti alla Mater Dei. Sentite le urla hanno digitato il 112 temendo il peggio. Chissà cosa stava accadendo all’interno della colonia al confine tra Riccione e Misano, avranno pensato.

Sono luoghi abbandonati, frequentati da disperati e da chi ha qualcosa da nascondere. Sentire quelle urla seguite da lamenti e gemiti faceva rabbrividire. Viste le premesse, i carabinieri si sono fiondati sul posto, e mai si sarebbero aspettati una serata tanto insolita. Una volta scesi hanno sentito quei lamenti. I militari si sono avvicinati ai muri, nel buio, e una volta a ridosso dell’edificio, facendosi largo con le torce, man mano che si avvicinavano all’origine di quel suono cominciavano ad avere dubbi su chi stesse gridando. La sorpresa è arrivata girando l’angolo, al di là del quale non c’era una donna aggredita, ferita o in preda al panico, ma una capra che aveva tutte le ragioni per emettere quei lamenti strazianti. Era incinta e stava partorendo, ma era disperata perché rimasta incastrata nelle reti metalliche esterne alla colonia.

I carabinieri si sono abbassati e hanno rotto la rete permettendo all’animale di allontanarsi. Ma la capra ha fatto pochi metri sdraiandosi a terra per mettere alla luce un piccolo capretto davanti ai militari. I carabinieri sono poi risaliti a un allevatore che una volta allertato è arrivato sul posto con il proprio veterinario per prestare le prime cure alla capra e al piccolo.