ANDREA OLIVA
Cronaca

"Uscire dalla Notte rosa sarebbe un errore. Riccione può cambiarla"

Sabrina Vescovi, segretario del Pd, interviene nel dibattito sull’evento "Creiamo un’anteprima in primavera, unica nel suo genere".

Sabrina Vescovi, segretario del Pd, interviene nel dibattito sull’evento "Creiamo un’anteprima in primavera, unica nel suo genere".

Sabrina Vescovi, segretario del Pd, interviene nel dibattito sull’evento "Creiamo un’anteprima in primavera, unica nel suo genere".

Uscire dalla Notte rosa? No, perché Riccione può cambiarla. Che venga dal Pd una voce pro Notte rosa era prevedibile, ma il segretario Sabrina Vescovi non si limita a mantenere Riccione in un evento di sistema che coinvolge tutta la riviera. Vuole che ne diventi la protagonista proprio per riuscire a cambiarlo. Sono due i livelli di cui parla il segretario del Pd. Il primo è il format dell’evento, il secondo è il fenomeno di guerriglia urbana che si è riproposto anche quest’anno.

"La Notte Rosa è già al centro di un processo di trasformazione che punta a valorizzare le specificità dei singoli territori. Riccione, in particolare, ha avviato da tempo una rivisitazione del format, costruendo una proposta più aderente alla propria identità. L’obiettivo è chiaro: trasformare la Notte Rosa in un evento di apertura della stagione estiva, a cavallo tra la primavera e l’estate, con un programma originale che unisce cultura, musica e intrattenimento non mainstream. Una sorta di anteprima, unica nel panorama della Riviera, che anticipa la festa collettiva e rilancia il ruolo storico di Riccione come città innovatrice e anticipatrice delle tendenze".

Dunque non si esce dall’evento di sistema, semmai si raddoppia diventandone protagonisti. "Riccione ha una personalità definita e una storia che parla da sé: oggi deve tornare ad avere il rango che le spetta nel panorama turistico e culturale dell’Adriatico. E deve farlo restando nella cornice dell’evento rosa, ma con uno stile tutto suo". Ed eccoci ai problemi di ordine pubblico. "Al di là delle strumentalizzazioni politiche da parte di un’opposizione consiliare che, dopo otto anni al governo della città non ha mai avuto né il coraggio né la capacità di imprimere una svolta, è opportuno ricordare che l’edizione di quest’anno ha segnato un chiaro cambio di passo sul piano della qualità della programmazione. Sulle criticità legate alla presenza, sabato sera, di un pubblico meno desiderabile – peraltro questione che si presenta da anni, a prescindere dal colore politico di chi governa – è bene essere chiari: non si tratta di una novità né di un’anomalia di quest’anno. Episodi ben più gravi hanno segnato le cronache delle estati passate".

Come farvi fronte? "I gruppi giovanili problematici sono un tema serio, che riguarda molte località turistiche. Chi in questi giorni ha volutamente confuso questo tema con l’evento e non riconosce invece la complessità del fenomeno non può candidarsi a guidare la città. Dovremmo invece unitariamente sostenere la richiesta che il territorio sta facendo da tempo, sul rinforzo delle forze dell’ordine durante la stagione estiva".

Andrea Oliva