Rimini, 13 novembre 2023 – Prende a pugni e schiaffi la fidanzata durante una vacanza, poi inizia a perseguitarla con una pioggia di messaggi e minacce costringendola a rivolgersi alle forze dell’ordine.
A finire nei guai è stato un autista di ambulanza residente in provincia di Rimini, il cui nome è stato iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di stalking nei confronti di una ragazza che ha frequentato per un breve periodo, dopo averla conosciuta online. Dopo la denuncia presentata lo scorso settembre dalla donna, il gip Raffaella Ceccarelli ha imposto all’uomo il divieto assoluto di avvicinarsi alla vittima e di comunicare con lei con qualsiasi mezzo. L’indagato, difeso dall’avvocato Massimiliano Orrù, dovrà rimanere ad una distanza di almeno 500 metri dalla ragazza e dovrà tenersi ben lontano dai luoghi da lei frequentati abitualmente.
La vicenda era cominciata la scorsa primavera, quando l’autista aveva conosciuto la sua futura vittima sui social network iniziando a chattare con lei. Dopo poco la coppia aveva deciso di incontrarsi ed era stato amore a prima vista. In un primo momento le cose sembravano andare bene, tanto che i fidanzati avevano deciso di concedersi una gita fuori porta. Durante il viaggio di ritorno in macchina, tuttavia, l’uomo avrebbe iniziato a manifestare dei comportamenti violenti. Durante una banale discussione, stando al racconto reso dalla vittima, avrebbe alzato le mani su di lei, prendendola a schiaffi e colpendola con un pugno all’altezza dei reni, e costringendola in questo modo a ricorrere alle cure del pronto soccorso. La ragazza in seguito aveva accettato le scuse dell’uomo dandogli una seconda occasione, ma durante una successiva vacanza la sua indole aggressiva sarebbe tornata nuovamente a galla. Anche in questo caso, la donna sarebbe stata malmenata, aggredita e presa a pugni e schiaffi all’interno della stanza di un hotel.
Stanca di quelle continue vessazioni, aveva trovato il coraggio e lo aveva piantato in asso, tornando a casa in treno dalla vacanza. Non accettata la fine della relazione, l’indagato avrebbe quindi cominciato a tormentarla con raffiche di messaggi e minacce di morte. La malcapitata aveva cercato di arginarlo bloccando il suo profilo sui social network, ma l’uomo ogni volta tornava alla carica, recandosi persino all’ufficio anagrafe del Comune per avere informazioni sulla sua nuova residenza. Un’escalation che alla fine ha spinto la vittima a rivolgersi alle forze dell’ordine, mettendo in moto l’iter che ha quindi portata all’esecuzione dell’ordinanza di misura cautelare personale.