Vaccini a Rimini, un genitore. “Mio figlio a scuola può rischiare la vita“

Il messaggio mandato al Comune: “Mettetelo in una classe dove tutti sono vaccinati“

La vaccinazione

La vaccinazione

Rimini, 29 agosto 2018 - “Mettete mio figlio in una classe dove tutti sono vaccinati“. E’ l’accorato e disperato messaggio che un genitore ha spedito al Comune di Rimini. “Mio figlio non può avvicinarsi a chi non é stato vaccinato. Se si ammala rischia la vita”.

La richiesta è stata resa pubblica da una lettera aperta dell’assessore ai servizi educativi del Comune, Mattia Morolli, nella speranza di sensibilizzare ancora di più le famiglie sul tema delle vaccinazioni.

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“Nel 2018 mai avrei pensato di ricevere una richiesta così disperata da parte di un genitore di un bimbo iscritto nelle nostre scuole per l’infanzia - scrive Morolli - una richiesta arrivata nei nostri uffici di via Ducale, che prendo come simbolo di un malessere crescente, e fortunatamente sempre meno silente, di quel 95% di famiglie riminesi che hanno regolarmente vaccinato i loro figli”.

Anche a Rimini, come in tutta Italia, sono infatti presenti “casi difficili e delicati come quelli dei bimbi immunodepressi, che non possono vaccinarsi - sottolinea l’assessore - alcuni di loro rischiano la vita se non si raggiunge l’immunità di gregge, data dalla maggioranza sana che si vaccina, proteggendo così anche i più deboli”.

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Secondo Morolli, “parlando anche solo con una di queste famiglie si capisce quanto la questione dei vaccini e in generale il tema della salute sia troppo importante per persone come loro, che hanno vissuto sulla pelle dei propri figli il dramma di una grave malattia, per ridurla a propaganda, a tornaconto elettorale, a scontro ideologico”.

Come istituzioni e come comunità, dunque, “abbiamo davanti a noi la vita concreta delle persone da salvaguardare - afferma Morolli - e questo diritto viene prima di ogni altro”.

A maggior ragione, spiega l’assessore, “come Comune di Rimini continueremo a essere inflessibili nella verifica del rispetto delle vaccinazioni previste dalla legge Lorenzin”.

E nel caso “fossimo obbligati ad accettare le autocertificazioni, come sembra prevedere il nuovo decreto voluto dal Governo - aggiunge Morolli - saremo inflessibili nel controllo e nelle sanzioni. Controlli che saranno capillari, a tappeto, caso per caso e non a campione. Non possono esistere campioni o percentuali quando anche solo un caso può determinare la vita o la morte di un bambino. Le autocertificazioni errate e false saranno segnalate subito in Procura”.

Vaccinazioni obbligatorie a scuola (Newpress)

Per l’assessore riminese, oltretutto, “in questo surreale dibattito una speranza sembra venire dalla Regione Emilia-Romagna, dalla quale siamo in attesa proprio in queste ore di un importante segnale riguardo una probabile legge regionale sui vaccini, che tuteli maggiormente le famiglie e vada nella direzione auspicata del rispetto delle norme vigenti”.

Morolli si augura dunque di “poter presto rispondere a quel genitore disperato che non abbiamo bisogno di isolare suo figlio dagli altri per salvarlo, ma che può lasciarcelo tranquillo perché ognuno, soprattutto coloro che possono scegliere, ha fatto la sua parte, tutelando se stessi e i loro compagni meno fortunati. La certezza é che, a Rimini, siamo già al lavoro senza sosta da parte degli uffici e del personale che, come me, sta vivendo questo difficile momento, con grande coinvolgimento non solo professionale, ma anche e soprattutto umano e civile”, conclude l’assessore.