Vaccini Rimini, fuori dall'asilo 27 bambini no vax

Pugno duro del Comune, l’assessore Morolli: "Altri 23 sono a rischio espulsione"

Vaccinazioni pediatriche (foto Ravaglia)

Vaccinazioni pediatriche (foto Ravaglia)

Rimini, 6 agosto 2019 - Esclusi da scuola perché non in regola con i vaccini. Ci hanno pensato i vigili, ieri, a consegnare le prime lettere alle famiglie riminese no vax che non intendono rispettare la legge Lorenzin. Lettere in cui viene notificata ai genitori la perdita del posto dei figli negli asili nidi e nelle materne comunali. Sono 27 i provvedimenti firmati e notificati, ma sulla lista nera del Comune di Rimini, inizialmente, ce n’erano 31.

«Per alcune situazioni – precisa Mattia Morolli, assessore all’Istruzione – stiamo ancora facendo alcune valutazioni. Pertanto abbiamo preso un po’ più di tempo». L’espulsione dalle scuole comunali è l’ennesima battaglia condotta contro i no vax. Che a Rimini e nel resto della provincia sono davvero tanti. L’hanno dimostrato i dati resi noti dall’Ausl tre settimane fa. Nel Riminese i minorenni non in regola con i vaccini sono ancora 3.473. Ma nel 2017, prima dell’introduzione della legge Lorenzin, erano più del doppio: oltre 7.200. Se le norme sugli obblighi vaccinali hanno contribuito ad aumentare notevolmente la copertura, Rimini resta il fanalino di coda in regione per il numero di bambini vaccinati. E ci sono alcuni comuni della provincia, come Verucchio, dove la percentuale di non vaccinati (per alcune annate) raggiunge e supera addirittura il 20%. Non è un caso che proprio nel Riminese, nei mesi invernali, si sia registrata una vera e propria epidemia di morbillo con una quarantina di malati. È stato in seguito a quell’epidemia che l’Ausl Romagna ha fatto partire le prime multe per inosservanza alla legge Lorenzin. Le sanzioni elevate dall’azienda sanitaria in questi mesi (fino a metà luglio) sono state già più di 500, per un ammontare complessivo di circa 100mila euro.    Le prime sanzioni le ha fatte però proprio il Comune di Rimini, tra i primi ad adottare provvedimenti specifici. A fine aprile il sindaco Andrea Gnassi ha firmato l’ordinanza che prevede una multa di 50 euro al giorno alle famiglie (contestata a entrambi i genitori) per ogni giorno in cui i figli sono stati portati a scuola, nonostante non fossero in regola coi vaccini. Sono circa 60 le famiglie sanzionate, e hanno un conto salatissimo da versare: quasi 90mila euro. Nonostante i ricorsi presentati dai genitori, i giudici del Tar hanno dato ragione all’amministrazione confermando la validità dell’ordinanza e delle multe. Ora le famiglie impugneranno anche i provvedimenti di esclusione dagli asili. «Che vadano pure avanti, noi non ci faremo spaventare – ribadisce Morolli – Se qualcuno pensava che non facessimo sul serio, si è sbagliato. La legge Lorenzin è tuttora valida, anche se il popolo no vax sperava che questo governo cambiasse la norma. Ci sono tante famiglie che ci invitano ad andare avanti. E anche le scuole private (dove abbondano i bambini non in regola coi vaccini, ndr.) intendono far rispettare la legge: a breve avremo un incontro con loro per definire strategie e provvedimenti».

Nel frattempo il Comune è passato alle maniere forti, escludendo 27 bambini da nidi a materne, e i posti lasciati da loro vacanti «verranno subito riassegnati a chi è in lista d’attesa. Ci sono altri 23 bambini che rischiano lo stesso provvedimento». Si tratta «di alunni per cui sono stati presentati documenti o parziali o non attestanti chiaramente la situazione vaccinale». Se i genitori non completeranno l’iter vaccinale entro la scadenza fissata, «anche i loro figli perderanno il posto nelle scuole».