Vaiolo delle scimmie, primo caso a Rimini

Un ventenne è risultato positivo dopo avere sviluppato sintomi nei giorni scorsi. Sotto osservazione dell’Ausl i suoi contatti stretti

Il ventenne positivo al vaiolo delle scimmie si sta curando da casa

Il ventenne positivo al vaiolo delle scimmie si sta curando da casa

Rimini, 29 giugno 2022 - Si sta curando da casa e le sue condizioni di salute, almeno fino a ieri, risultavano essere buone. Quello che i medici dell’Ausl Romagna in queste ore si stanno chiedendo è però come abbia fatto un 20enne riminese, risultato positivo al vaiolo delle scimmie, a contrarre il virus. Un vero e proprio mistero, dato che il giovane di recente non si sarebbe mai spostato dalla nostra provincia né avrebbe fatto rientro da viaggi all’estero. I primi sintomi hanno cominciato a manifestarsi la scorsa settimana: febbre e comparsa di vescicole pruriginose in varie parti del corpo, tutti segnali in qualche modo riconducibili al virus che provoca un’infezione trasmissibile dagli animali all’uomo e particolarmente diffusa nelle foreste dell’Africa centrale e occidentale.

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LA SCOPERTA

Il giovane si è così sottoposto ad un tampone, analizzato nel laboratorio Ausl di Pievesistina. L’esito è arrivato ieri mattina. L’azienda sanitaria ha immediatamente messo sotto stretta osservazione tutti i contatti del 20enne. Con quello di Rimini, salgono così a 15 i casi di vaiolo delle scimmie registrati fino a questo momento in Emilia-Romagna.

I NUMERI

Secondo gli ultimi dati del report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il vaiolo delle scimmie continua ad avere l’Europa come epicentro dell’epidemia: nel nostro continente infatti si registra l’86% dei casi (2.933).

Secondo l’Oms, fra le cause che hanno portato a un aumento dei casi di vaiolo delle scimmie c’è la mancanza di riconoscimento clinico precoce di un’infezione e la carenza di meccanismi di sorveglianza per una malattia precedentemente sconosciuta alla maggior parte sistemi sanitari. Inoltre, secondo le indicazioni del report dell’Oms, non è da escludere "un maggiore impatto sulla salute con una più ampia diffusione nei gruppi vulnerabili".

IL DECORSO

Questa malattia in genere tende ad esaurirsi spontaneamente entro due-tre settimane dal contagio e non risulta essere particolarmente contagiosa da uomo a uomo.

Si trasmette dopo il contatto diretto con una mucosa infetta, con una vescicola, con i fluidi corporei o con la saliva.

LA PANDEMIA

Mentre dall’altro versante delle malattie, nel Riminese si mantiene stabile la pandemia di Covid-19. Sono 495 i nuovi positivi registrati nella giornata di ieri, con due pazienti che si trovano ricoverati in terapia intensiva (dato in linea con quello delle ultime settimane).

A livello regionale invece, in Emilia Romagna invece i nuovi casi di Coronavirus sono 4.352 su un totale di 23.605 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 10.767 molecolari e 12.838 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 18,4%.