Rimini: bufera su Valery Gergiev, il maestro amico di Putin che non condanna la guerra

Licenziato dai teatri più prestigiosi. La sorte dell’eredità Ceschina, a rischio la presenza alla Sagra Malatestiana

Valery Gergiev (a sinistra) a Rimini

Valery Gergiev (a sinistra) a Rimini

Rimini, 2 marzo 2022 - Negli ultimi giorni sta collezionando inviti ad andarsene. Stiamo parlando del maestro russo Valery Gergiev, legato al presidente russo Vladimir Putin del quale viene presentato da sempre come amico. Un’amicizia scomoda, a cui va aggiunta la sua mancata presa di distanza da quanto sta facendo oggi il presidente russo. Sollecitato in più occasioni a condannare l’invasione dell’Ucraina, il maestro non si è pronunciato e questo gli è già costato l’esclusione dai principali teatri d’Europa, dalla Scala alla Münchner Philharmoniker. Il prossimo potrebbe essere il teatro Galli, dove Gergiev è salito tante volte in passato sul podio, per la Sagra Malatestiana . Ora apparre molto improbabile che il Comune di Rimini gli rinnovi l’invito anche per la prossima edizione.

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Gergiev è di casa in Riviera, e non solo per la presenza alla Sagra, preceduta da una visita al teatro Galli nell’estate del 2018, durante i lavori. Il maestro russo si è avvicinato a Rimini e Riccione in quanto erede della fortuna appartenuta a Yoko Nagae, colei che da giovane partì dal Giappone per Venezia, grazie a una borsa di studio, e in Italia venne notata da un facoltoso industriale milanese, Renzo Ceschina. Stiamo parlando dell’imprenditore che in riviera possedeva un immenso patrimonio di terreni e immobili. Il patrimonio Ceschina è diviso in quattro parti.

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Nel 2015, alla scomparsa della vedova Nagae, alla lettura del testamento si scoprì che l’amante dell’arte e della musica del maestro russo, gli aveva lasciato una fortuna. I camping di Riccione, oggi nelle mani del Club del Sole con un progetto di sviluppo a lungo termine, e l’ex campeggio Maximum a Miramare.

Sempre dalla vedova Ceschina il maestro ha ereditato una ventina di immobili di pregio nelle vie esclusive di Milano, più altri tesori sparsi per il Belpaese tra cui una villa in Costiera amalfitana, dove in giardino giacciono rovine romane e una torre aragonese. A Venezia il maestro è di casa a Palazzo Barbarigo a San Vio e al caffè Quadri.

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