Vandali al Duomo Tempio ripulito

La scritta realizzata col cappuccino. La Diocesi: "È un bene di tutti: la città contribuisca ai lavori"

Migration

Il vandalo non è stato (ancora) individuato. Ma intanto è stata ripulita dalla scritta la facciata laterale del Duomo, imbrattata da ignoti nella notte tra venerdì 1 e sabato 2 luglio. E non è stato facile, perché dalle analisi è venuto fuori che la scritta "Gip" comparsa sul tempo non è stata fatta con la vernice spray, ma con un liquido commestibile: forse caramello o forse caffè mischiato a latte. Ma il vandalo del ’cappuccino’ l’ha combinata grossa, perché il liquido utilizzato ha rischiato di macchiare irrimediabilmente il Tempio, penetrando nella pietra. La Diocesi di Rimini dopo la scoperta dell’ennesimo vandalismo contro il Tempio ha immediatamente sporto denuncia ai carabinieri e attivato la Soprintendenza. E l’altro ieri alcune studentesse del corso di laurea di conservazione e restauro dell’università di Ravenna, Giulia Catalano, Arianna Costantini, Elisa Esposito, Cecilia Marchesini, guidate dalla docente Elena Cristoferi, ’armate’ di spazzolini e bisturi hanno rimosso la scritta. Un’impresa compiuta sotto il sole, a quasi 40 gradi.

Un plauso alle ragazze, ma don Danilo Manduchi, economo della Diocesi, non manca di sottolineare come "la Diocesi, ancora una volta, si è accollata volentieri l’onere di custodire il Tempio Malatestiano. Ma il Duomo è un patrimonio di tutti i riminesi: vorremmo che fosse sempre così, anche quando occorre sostenere i costi per i lavori di manutenzione o, come in questo caso, di interventi per ’curarlo’ dai soliti vandali". Un messaggio chiaro: il Duomo è un bene di tutti, non solo della Diocesi, e, serve l’aiuto da parte della città intera.