Varo: "Si rispetti il voto dei riccionesi" La questione gender preoccupa Colombo

Non si placano le polemiche sul numero dei componenti dopo lo stop voluto dalla minoranza tosiana

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"La Commissione Pari opportunità è un organo politico, il numero dei componenti dev’essere proporzionale al voto espresso dai cittadini". Prende posizione Ilia Varo (foto), capogruppo del Pd, sulla querelle con la minoranza che, per il numero di gruppi consiliari avrebbe più rappresentanti della maggioranza. "Gli elettori votando la Angelini hanno scelto una visione anche relativa alla parità di genere _ osserva _. La commissione non corrisponde a quanto espresso dalle urne". Varo se la prende con Renata Tosi che in commissione Controllo e Garanzia non ha permesso di votare le variazioni: "Cosa gravissima". Beatriz Colombo di Fratelli d’Italia teme invece l’inserimento di teorie gender alle quali è fortemente contraria.

"La questione gender non c’entra niente, non è stata citata _ assicura Varo _. Si è fatto cenno alle discriminazioni, usando il termine persona, e alla possibilità di introdurre in commissione una presenza maschile". Sulla questione prende posizione anche Riccione Coraggiosa: "Tutta la minoranza si oppone al fatto che la maggioranza abbia più peso nella Commissione Pari opportunità e che riesca finalmente a farla funzionare. Si tratta soltanto di un’indegna sceneggiata".