Vedette del fuoco a San Marino sorvegliano le aree a rischio

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Si mettono in vedetta, cercano di individuare, bussola e cartina geografica alla mano, la posizione precisa dell’incendio e anche la tipologia di fumo. In costante contatto con la centrale operativa di Rimini. Da qualche giorno a San Marino è scattato il servizio di avvistamento incendi boschivi da parte del volontariato di Protezione Civile. I volontari del Titano, formati con un corso che si è concluso a maggio scorso, svolgono un ruolo di monitoraggio delle aree a rischio, di avvistamento e allertamento, in sinergia con il Coordinamento provinciale del volontariato di Protezione Civile di Rimini. Occhi sul territorio, quindi, ma anche sulla Provincia vicina di casa. Con due modalità. Una vedetta fissa dalla Prima Torre e una mobile sul territorio. Intanto, scatta da sabato, per proseguire almeno fino alla mezzanotte di venerdì 1° luglio, lo stato di grave pericolosità per il rischio di incendi boschivi nei territori centro-orientali dell’Emilia-Romagna, tra i quali c’è anche la provincia di Rimini, oltre a quelle di Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena.

Il provvedimento è stato emanato dal direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, Rita Nicolini. In queste cinque province viene stabilito il divieto assoluto di accendere fuochi o utilizzare strumenti che producano fiamme, scintille o braci. Sono anche vietati gli abbruciamenti di residui vegetali e di stoppie. Chi viola le prescrizioni o adotta comportamenti pericolosi può subire sanzioni fino a 10mila euro.