
Il segretario di Stato allo Sport, Rossano Fabbri (foto Pruccoli)
"Gli accertamenti sono partiti subito, ma non sempre si ha la possibilità di avere dai tribunali velocemente le sentenze. Appena sapremo chi è il calciatore in questione, i provvedimenti verranno presi". Lo assicura il segretario di Stato allo Sport, Rossano Fabbri. La notizia che un calciatore tesserato in un club della Repubblica di San Marino, centrocampista del Fiorentino, è stato condannato nei giorni scorsi in primo grado (quattri anni e otto mesi di reclusione con rito abbreviato) per violenza sessuale nei confronti di una 14enne, ha scatenato polemiche e riflessioni sul Titano. L’episodio risale al 7 ottobre del 2022. I due ragazzi avevano fatto conoscenza sui social e si erano incontrati in centro a Verona. Poi la tappa al fast-food dove la ragazza era stata aggredita dal giovane che aveva abusato di lei dopo averla trascinata con la forza nel bagno riservato ai disabili (lui ha sostenuto in tribunale che la 14enne sarebbe stata consenziente). "Abbiamo appreso dai giornali di questa situazione – dice il segretario di Stato allo Sport – e ci siamo immediatamente attivati. L’etica e i valori che devono essere sostenuti, specialmente in ambito sportivo, impongono un ragionamento che prescinda dalle valutazioni sul principio di non colpevolezza. Questo avviene già in diversi ambiti della società. Quindi ci siamo sostanzialmente preoccupati fin da subito di verificare le generalità del calciatore, di sapere chi è, se fosse fondata la notizia. Lo abbiamo fatto in perfetta sintonia con il presidente della Federcalcio. E abbiamo anche coinvolto i nostri corpi di Polizia per avere un supporto documentale che potesse giustificare dei provvedimenti di natura cautelare".
Sul Titano si attende la sentenza del Tribunale di Verona. "Ma abbiamo già avuto rassicurazioni da tutti i presidenti delle singole Federazioni interpellate – dice Fabbri – che quando questa ci sarà nell’immediatezza si procederà a una sospensione di natura cautelare". Incontri con i presidenti che sono stati anche l’occasione "per approfondire in generale le norme internazionali in materia e anche quelle di tipo nazionale". Scoprendo che "non c’è, purtroppo, né a livello europeo, né a livello internazionale, né interno, una norma che imponga in casi come questi, nei quali vengono prefigurati reati abominevoli, una normativa che dia la possibilità di intervenire, come succede in casi di doping o di calcio scommesse". E il governo del Titano presto si metterà al lavoro per introdurla. "Stiamo vagliando la possibilità di introdurre delle normative di tipo cautelare nei casi in cui ci siano reati abominevoli come questo che coinvolgono violenze di genere da una parte e minori dall’altra. E vorremmo essere i primi".