
La neo segretaria del Pd Sabrina Vescovi con la sindaca Daniela Angelini
Il congresso del Pd di Riccione ha nominato Sabrina Vescovi nuova segretaria con 82 voti favorevoli su 89 presenti.
Vescovi, che segretario sarà? "Voglio che il Pd sia un punto di riferimento per la città, avversario o alleato, ma soprattutto come facilitatore di buone pratiche di governo".
Devono preoccuparsi le civiche della coalizione? "Non devono temere Sabrina Vescovi. Faccio politica da tempo e dialogare con me è facile nel momento in cui il confronto si basa su contenuti e merito. Se invece si parla di personalismi allora no, a me non interessa. Il governo cittadino a cui guarda il Pd è quello allargato alle forze civiche della città, una condizione imprescindibile".
Il suo Pd sarà più esigente nei confronti di chi governa? "Il Pd dovrà essere dialogante, ma non supino".
Cosa ne pensa delle politiche turistiche? "Non abbiamo deleghe turistiche e credo che in una maggioranza serva il rispetto dei compiti. Guarderemo al programma elettorale e se ci saranno situazioni non chiare faremo le nostre domande".
Questioni da sollevare oggi? "In questo momento no. Ma vorrei ricordare che siamo davanti a una estate particolare, dopo le mucillagini. Non dobbiamo dimenticare cosa è accaduto lo scorso anno e le inevitabili conseguenze che questo potrà avere sull’andamento della stagione. Fare finta che non siano esistite, come fa l’opposizione, è un errore. Avranno un impatto sulle future presenze. Apprezzo la comunicazione che stanno facendo i nostri operatori ricordando che il nostro mare oggi è bello e sano".
Perderemo turisti per l’addio a Radio Deejay? "Non penso. La città deve ancora elaborare il lutto per la perdita di un rapporto quasi quarantennale. Ritengo la scelta della sindaca coraggiosa, e credo anche che questa estate sia comunque un periodo breve per valutare la nuova comunicazione".
Alzerete la voce? "Se qualcuno pensa che il Pd farà saltare il banco si sbaglia eccome. Il banco non salterà. In una maggioranza le divergenze sono legittime e si affrontano. C’è un mandato elettorale che intendiamo rispettare".
Si parla tanto di nuova classe dirigente nel partito, ma alla fine a tenere le redini sono sempre i ‘vecchi’. "Non sono d’accordo. Abbiamo un gruppo consigliare alla prima esperienza amministrativa. E ritengo abbiano bisogno di un sostegno per crescere. E’ quello che faremo. Il Pd c’è oggi e ci sarà domani".
Con lei al timone cambieranno i rapporti con il Pd riminese e provinciale? "Manterremo il dialogo. Andrà costruito un nuovo sistema di relazioni, anche i vertici riminesi e provinciali sono cambiati".
Andrea Oliva