"Via Ducale, niente smog". Il giudice boccia i residenti

Respinto il ricorso dei cittadini contro l’inquinamento causato dal traffico

"Via Ducale, niente smog". Il giudice boccia i residenti

Un’immagine di via Ducale

Cornuti e mazziati. Si potrebbe sintetizzare così l’esito del ricorso contro il Comune presentato al tribunale di Rimini da dieci residenti di via Ducale e dintorni, che da anni protestano e manifestano, perché sostengono di essere "soffocati da smog e rumori". Tesi respinta, perizie alla mano, dal giudice Maria Saieva. Che oltre ad aver respinto il ricorso ("non c’è inquinamento", la sintesi) ha anche posto a carico dei cittadini le spese legali di giudizio, 6.642 euro "oltre accessori di legge". E ha giudicato non necessaria un’ulteriore consulenza tecnica.

"Considerato che nè la relazione dell’Arpae nè la relazione tecnica di parte – si legge nell’ordinanza del giudice, emessa il 23 agosto – contengono significativi elementi idonei a lasciar supporre che siano in atto immissioni intollerabili in danno dei ricorrenti, non è necessario disporre una consulenza tecnica d’ufficio ed il ricorso deve essere rigettato del requisiti del fumus boni iuris" (in italiano "parvenza del buon diritto"). Insomma, manca il fumus. Quello giuridico almeno. Ma i fumi causati dai gas di scarico di automobili, pullman e furgoni che ad ogni ora del giorno e della notte transitano nel cuore del centro storico, almeno secondo il comitato dei residenti del Rione Clodio, negli ultimi anni è sempre abbondato. Insieme all’inquinamento acustico, al rischio incidenti, e agli "incastri", più volte avvenuti, di grossi mezzi che non sono riusciti a infilarsi correttamente nel dedalo delle stradine. Il comitato aveva chiesto di poter disporre di una consulenza tecnica per verificare il grado di inquinamento anche notturno (incarico affidato a una società specializzata, la ’No rumore’ di Forlì). Il ricorso è stato presentato dagli avvocati Luigino e MarcoBiagini. Palazzo Garampi ha subnito deciso di opporsi, nominando gli avvocati Benedetta Ricci e Marco Carulli.

Da sempre i residenti, poi riuniti in comitato, contestano la pedonalizzazione e conseguente chiusura al traffico del ponte di Tiberio, avvenuta nel dicembre 2019. O meglio, contestano il fatto che come unica, o principale alternativa viaria di fatto offerta agli automobilisti, c’è da allora il transito attraverso le viuzze del Rione Clodio. Contestata dal comitato anche l’inversione del senso di marcia di via Bastioni Settentrionali, ora direzione mare - monte. "Dopo questa sentenza valuteremo il da farsi con i nostri legali", si limitano a dire, per ora, dal comitato.

Mario Gradara