Video hot fa tremare San Marino

Immagini intime di un influencer locale girano sui social, la donna si è rivolta a un avvocato per il reato di revenge porn

Un filmato in cui la giovane è in atteggiamenti intimi è finito in Rete (foto archivio)

Un filmato in cui la giovane è in atteggiamenti intimi è finito in Rete (foto archivio)

Rimini, 21 settembre 2022 - È l’incubo di ogni donna: scoprire da un giorno all’altro che un video a luci rosse realizzato in un momento di intimità è stato dato in pasto al popolo di internet. Un incubo che nelle ultime settimane si è trasformato in realtà per una ragazza sammarinese. Qualcuno, sostiene la giovane, è riuscito a rubare la clip dal suo telefono cellulare, mettendola in circolazione sul web, dove in poco tempo è diventata virale. La ragazza, molto popolare sui social network (dove conta tantissimi ‘follower’) tuttavia ha deciso di non rimanere in silenzio di fronte a quello che ritiene essere un vero e proprio abuso. Si è rivolta agli avvocati Stefano Pagliai e Rossano Fabbri, i quali hanno già redatto le denunce che nei prossimi giorni saranno presentate agli inquirenti. Tanto in Italia, dove il video ha iniziato a diffondersi a macchia d’olio, quanto a San Marino. Sul Titano il reato di ‘revenge porn’ è stato introdotto nel codice penale a seguito dell’approvazione, nel gennaio del 2021, del progetto di legge presentato dai consiglieri del Pdcs, con pene severe per chi pubblica e diffonde foto e video a sfondo sessuale senza il consenso della persona direttamente interessata.

"Contrariamente alle molte illazioni e malignità che abbiamo trovato riproposte sui social ci teniamo a sottolineare come il video in questione, ingenuamente realizzato in un momento di intimità, non sia stato diffuso dalle persone rappresentate bensì abusivamente sottratto ed oggi oggetto di una diffusione divenuta purtroppo virale sia a San Marino che in Italia – spiegano in una nota i legali della ragazza – Abbiamo ricevuto mandato di procedere in tutte le sedi, sia sammarinesi che italiane, al fine di perseguire non solo gli autori dell’originaria sottrazione ma anche tutti coloro che, in violazione di norme previste sia nel codice penale sammarinese che di quello italiano, si stanno rendendo autori di ulteriori condotte di illecita diffusione del video. Ricordiamo, infatti, che anche la mera condivisione di video aventi contenuti sessualmente espliciti contro il consenso delle persone rappresentate integri il reato di revenge porn previsto dall’art. 181 -ter del codice penale sammarinese e 612 – ter del codice penale italiano". I due avvocati concludono quindi con un appello. "Vista la gravità di quanto avvenuto invitiamo, per non compromettere ulteriormente la serenità delle persone coinvolte - e, soprattutto, dei loro familiari - a voler riportare i commenti sulla vicenda nei canoni del dovuto rispetto e della dovuta sobrietà".