Covid Rimini, balli abusivi. Villa delle Rose e Mojito Beach chiusi

Cinque giorni di stop per i locali di Misano e Riccione. Indino: "Non possiamo più aspettare, il governo autorizzi le riaperture"

Villa delle Rose di Misano Adriatico

Villa delle Rose di Misano Adriatico

Rimini, 18 luglio 2021 - Cinque giorni di chiusura e una multa da 400 euro. Si abbatte la scure dei controlli sulla Villa delle Rose di Misano (che ha riaperto recentemente i battenti con la formula della cena e intrattenimento) e il Mojito Beach di Riccione. In entrambi i casi i carabinieri, impegnati a verificare il rispetto delle norme anti-Covid, avrebbero sorpreso diversi giovani intenti a ballare, nonostante il divieto assoluto imposto dalla normativa. Nel primo caso il provvedimento è stato notificato ieri mattina, mentre per il locale del Marano la serrata è scattata giovedì scorso.

"Il sopralluogo è stato effettuato nella giornata di martedì – spiega Maurizio Murra del Mojito Beach –. Quel giorno avevamo qui da noi, a pranzo, alcune centinaia di ragazzi del gruppo ’Scuola Zoo’, che organizza vacanze in Italia e all’estero e con il quale abbiamo attivato una convenzione. Non siamo dei guardiani e non è facile tenere sotto controllo ogni singolo ragazzo, specialmente quando sono così tanti. Facciamo del nostro meglio per garantire il rispetto delle regole grazie anche all’impiego di 10 persone tra bodyguard e addetti alla sicurezza e mettiamo delle mascherine a disposizione di tutti i nostri clienti. Alcuni ragazzi, a un certo punto, in maniera del tutto autonoma e spontanea, avrebbero acceso la musica e si sarebbero messi a ballare in un angolo del locale, ovviamente senza il nostro permesso. Purtroppo non abbiamo fatto in tempo ad intervenire per dire loro di smettere. Non è facile, anche perché il nostro pubblico è composto per lo più da 17-18 enni, che hanno una grandissima voglia di divertirsi e socializzare, dopo mesi e mesi chiusi in casa. Sarebbe impossibile pensare di controllarli personalmente uno ad uno. Quest’estate siamo stati sottoposti a più di 40 accertamenti e questa è la prima volta che viene riscontrata una irregolarità. Ora ci prepariamo a riaprire: lo faremo martedì, in sicurezza e osservando scrupolosamente le regole, come abbiamo sempre fatto".

Nei giorni scorsi un simile provvedimento era stato adottato nei confronti del Turquoise di Rimini: anche qui la violazione riscontrata dagli agenti della Polizia amministrativa della questura riguardava la presenza di giovani intenti a ballare. Non si allenta, dunque, il giro di vite sui locali della Riviera, finiti sotto la lente delle forze dell’ordine, mentre in tutta Italia, già da settimane, monta la protesta dei gestori che chiedono al Governo risposte certe sulle riaperture. "Quello che non riusciamo a capire – dice Gianni Indino, presidente di Silb Fipe Emilia Romagna – è il puntuale intervento delle forze dell’ordine chiamate a mettere fine alla serata, mentre in tutta la Riviera impazza il ballo abusivo. È evidente che da questo momento in avanti grazie alle segnalazioni che da più parti giungeranno ai presidi di polizia, carabinieri, guardia di finanza, vigili urbani gli stessi si vedranno obbligati ad intervenire venendo meno al compito loro assegnato, cioè di tutelare la sicurezza dei cittadini. Mi auguro che il governo in settimana autorizzi le riaperture consentendo il ballo in si curezza e togliendo dalle strade migliaia di ragazzi".