Violentata nel bagno dell’hotel a Riccione: indagato un turista

La vittima è una ragazza lombarda di 17 anni, il presunto stupratore un veronese 19enne

Riccione, 22 ottobre 2022 - Entrambi erano arrivati a Riccione per trascorrere le vacanze ed avevano scelto di soggiornare nello stesso hotel. Proprio lì, nel bagno di una camera dell’albergo, si sarebbe consumato il presunto episodio di violenza sessuale su di una minorenne commesso da un turista della provincia di Verona di 19 anni, finito al centro di un’indagine condotta dalla Procura di Rimini insieme ai carabinieri della compagnia di Riccione.

Violenza contro le donne, foto generica
Violenza contro le donne, foto generica

Il sostituto procuratore Luca Bertuzzi ha chiesto il rinvio a giudizio del giovane, nei cui confronti è stata formulata anche un’altra ipotesi di reato, quella di lesioni personali. Il gup ha fissato l’udienza preliminare a Rimini il 18 gennaio prossimo. I fatti risalgono alla fine dello scorso luglio. La vittima, una ragazza lombarda di 17 anni, e l’indagato, avevano finito per incontrarsi in quanto ospiti della stessa struttura ricettiva. L’episodio, stando alla ricostruzione degli inquirenti, si sarebbe consumato nel bagno di una delle camere.

Il 19enne e la 17enne si sarebbero appartati dopo una serata insieme. A quel punto, secondo il racconto della vittima, dopo aver scambiato dei baci, lui avrebbe incominciato ad insistere per fare sesso, approfittando anche del fatto che la ragazza aveva bevuto qualche bicchiere di troppo. Il turista – sempre secondo la versione fornita dalla giovane che ha presentato denuncia – l’avrebbe quindi obbligata ad avere un rapporto sessuale completo, contro la sua volontà.

La minore non avrebbe potuto fare nulla per opporsi e i suoi tentativi di protestare o ribellarsi si sarebbero rivelati inutili. La ragazza aveva chiesto aiuto ed era stata accompagnata al pronto soccorso di Riccione, dove il personale sanitario aveva riscontrato delle lacerazioni alle parti intime guaribili in sette giorni. Era stata quindi lei stessa, attraverso i suoi familiari e l’avvocato Maria Angela Mazzotti di Ravenna, a rivolgersi alle forze dell’ordine. La Procura ha aperto un fascicolo: nei giorni scorsi, conclusa la fase delle indagini, si è arrivati alla richiesta di rinvio a giudizio.

Il 19enne è accusato ora di violenza sessuale, aggravata dalla minore età della vittima, e di lesioni personali. Avrebbe sempre respinto con forza le accuse a suo carico e la ricostruzione che è stata fatta dalla ragazza.