Da quasi due anni, era ricercato per una serie di crimini efferati commessi a San Clemente, nell’ottobre del 2022, ai danni di una sua connazionale, che era stata ripetutamente stuprata e poi pestata a sangue. Accusato di rapina aggravata, violenza sessuale e lesioni personali aggravate, Ion Andriuta - 32 enne moldavo - è stato infine arrestato, il 23 giugno scorso, dopo una lunga latitanza nella cittadina tedesca di Irxleben. Subito avviate le procedure per l’estradizione: da qualche settimana si trova in carcere a Modena, difeso dall’avvocato d’ufficio Luigi Delli Paoli, e nei giorni scorsi si è sottoposto all’interrogatorio di garanzia nel corso del quale si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’inchiesta è stata coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani con la collaborazione delle autorità italiane e di quelle tedesche.
Tutto comincia nell’autunno del 2022, quando il moldavo arriva in Valconca dal suo paese d’origine per motivi di lavoro: deve occuparsi, infatti, di imbiancare la casa di un’amica di famiglia, sua connazionale, e di realizzare un piccolo pergolato. In cambio, ottiene ospitalità in una stanza al piano superiore dell’abitazione. L’uomo si sistema e incomincia a mettersi all’opera. Tuttavia, dopo di un po’, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, inizia a rivolgere le sue attenzioni verso la padrona di casa, una donna sposata. Approfittando dell’assenza del marito, un giorno si intrufola in camera da letto, le piomba addosso, la immobilizza e la costringe ad avere un rapporto sessuale. Lei rimane in silenzio e decide di non denunciare, forse per paura di quell’uomo che staziona ormai regolarmente in casa sua. Le violenze si ripetono, a volte anche quando il moldavo è ubriaco. Ormai la povera donna è completamente succube del 32enne che continua a molestarla in ogni modo. A un certo punto, si accorge anche che dalla casa sono spariti soldi e altri oggetti.
Sospettando che l’autore dei furti possa essere proprio il suo ospite, minaccia di denunciarlo ai carabinieri. E’ il 31 ottobre del 2022 quando l’operaio scatena la sua furia: afferra la donna, la riempie di calci e pugni, le fa sbattere la testa contro la tazza del water. Le infila la testa sott’acqua e cerca di annegarla, poi non pago la trascina di sopra, dove cerca di soffocarla, prima con un cuscino poi strangolandola con la corda dell’accappatoio. "Ridammi il passaporto" continua ad urlare, temendo che la donna lo abbia portato ai carabinieri. Quando scopre che non è così, la sua collera svanisce: scende di sotto e trova il passaporto in macchina. A quel punto inizia a rovistare per casa. Ruba 5mila euro in contanti, diversi gioielli e monili, poi fa le valigie, prende le chiavi di una Ducati e scappa a bordo della moto. La vittima viene lasciata legata al letto con delle cinture, ferita, sanguinante e con il naso rotto. In qualche modo riesce a mettersi in contatto con i carabinieri che arriveranno poco dopo per liberarla. Nel frattempo il malvivente è già in fuga verso la Germania. La sua fuga ora però è finita e dovrà rispondere delle pesantissime accuse che gli sono state rivolte.
Lorenzo Muccioli