Violenza sessuale su una giovane atleta nell’albergo a Riccione, arbitro di scherma a processo

La 16enne respinse gli approcci e poi raccontò tutto ai genitori. L’episodio nel corso dei Campionati italiani

Nel riquadro Emanuele Bucca l'arbitro di scherma a processo per violenza sessuale

Nel riquadro Emanuele Bucca l'arbitro di scherma a processo per violenza sessuale

Rimini, 30 marzo 2023 – Secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe tentato più volte di baciarla, nonostante il suo rifiuto. E dopo aver infilato la mano sotto al vestito, l’avrebbe toccata nelle parti intime. Violenza sessuale su una minorenne: questa l’accusa di cui dovrà rispondere Emanuele Bucca, l’arbitro internazionale di scherma indagato per i fatti accaduti il 13 maggio del 2021 in un albergo a Riccione.

La presunta vittima è una giovanissima schermitrice (siciliana come Bucca), che in quei giorni si trovava nella Perla Verde per prendere parte ai Campionati italiani di scherma per cadetti e giovani, svoltosi al Playhall. Ieri mattina il gup di Rimini Vinicio Cantarini ha disposto il rinvio a giudizio, davanti ai giudici del Collegio, per l’arbitro.

Il dibattimento si aprirà il 13 giugno prossimo. La ragazzina e i suoi familiari, rappresentanti dall’avvocato Diego Galluzzo, si sono costituiti parte civile. Lo stesso ha annunciato di voler fare la Federazione Italiana Scherma in occasione della prima udienza del processo.

Per gli inquirenti, Bucca avrebbe agito approfittando della condizione di inferiorità fisica della ragazzina mentre si trovavano in una camera d’albergo a Riccione durante le gare. La ragazza poi avrebbe avuto la forza e il coraggio di resistere e di scappare sottraendosi alle avances dell’arbitro. Bucca in precedenza era stato coinvolto in un’altra vicenda: l’uomo, che ha partecipato alle Olimpiadi di Tokyo, era stato sospeso per 30 giorni dalla federazione italiana dopo che una giovane aspirante arbitra di scherma (maggiorenne, in questo caso), lo aveva accusato di molestie, sostenendo che il 43enne l’avrebbe invitata ad appartarsi insieme a lui in hotel tentato di convincerla a concedersi in cambio di un aiuto nel superare gli esami.

La vicenda si era conclusa con un patteggiamento senza la pubblicazione del dispositivo. I fatti di Riccione sono stati invece al centro di un’indagine coordinata dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi.

Secondo la ricostruzione, il 43enne avrebbe abusato della minorenne mentre si trovavano da soli nella stanza dell’albergo. L’uomo avrebbe tentato più volte di baciare la ragazzina, che non si sentiva bene, l’avrebbe invitata a stendersi sul letto e poi l’avrebbe ripetutamente toccata nelle parti intime. La ragazzina, dopo aver tentato più volte di respingere le ’attenzioni’ dell’arbitro e averlo pregato di lasciarla andare, era riuscita poi a fuggire dalla stanza. Per Bucca, inizierà poi a Catania il 25 settembre prossimo un altro processo di primo grado per fatti analoghi con la medesima accusa di violenza sessuale su un’altra minore.