Virus Cina, la psicosi contagia Rimini

L’Ausl invia direttive ai cinque ospedali e ai medici di base. Intanto è allarme influenza: tremila casi in una settimana

Mascherine anticontagio negli aeroporti cinesi

Mascherine anticontagio negli aeroporti cinesi

Rimini, 25 gennaio 2020 - Coronavirus, scatta la ’sindrome cinese’ anche a Rimini. I cinque ospedali della provincia e tutti i medici hanno ricevuto dall’Ausl una circolare con le indicazioni da seguire in caso di epidemia. Viene spiegato in particolare come individuare un caso del nuovo coronavirus e cosa fare successivamente. La circolare è stata inviata martedì dal ministero della Salute alle Regioni, e da queste alle Ausl. E’ un corposo documento - visibile anche su internet - di circa ottanta pagine. Cosa dice?

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In primo luogo contiene la definizione di caso sospetto e le indicazioni per la gestione dei pazienti. Per quanto riguarda il riconoscimento, la circolare parla di febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie. Si preoccupa però subito dopo di aggiungere dei criteri ben precisi per differenziare questi sintomi, assai generici, specialmente in questo momento di sindrome influenzale, dalla influenza stessa.

I medici dunque, nell’ipotizzare diagnosi di nuovo coronavirus, dovranno tenere conto anche del fatto che il paziente abbia effettuato, nei 14 giorni precedenti, viaggi in Cina e in particolare nella zona di Wuhan; oppure che abbia avuto un contatto stretto con un caso confermato del nuovo coronavirus (anche eventualmente in qualità di operatore sanitario). Vanno tenuti in considerazione anche i casi di pazienti in cui, indipendentemente dal viaggio, la patologia evidenzi un "peggioramento improvviso e molto grave nonostante il paziente sia sottoposto a trattamenti adeguati".  

E’ doveroso precisare che al momento non si registra alcun caso sospetto nel Riminese. Anche se si registrano alcune richieste di chiarimenti e rassicurazioni da parte di pazienti con l’influenza al proprio medico di base. Se si dovesse invece rilevare appunto un caso dubbio da parte dei medici, l’autorità sanitaria precisa che si devono subito inviare i tamponi per l’analisi molecolare al fine di confermare o smentire l’infezione. Contestualmente il paziente andrà immediatamente ricoverato in isolamento. La circolare contiene anche consigli per i viaggiatori: evitare se possibile la provincia cinese di Wuhan, o al limite vaccinarsi per l’influenza almeno due settimane prima di partire; cercare di evitare, sul posto, contatti con persone che stanno male; lavarsi spesso le mani; evitare di visitare, sempre sul posto non qui da noi, mercati ittici o di animali vivi.  

Quanto invece alla ’semplice’ influenza stagionale, questa settimana nel Riminese si stimano circa tremila nuovi casi. Dall’inizio del periodo il totale supera i 10mila. I più colpiti, come sempre, sono i bambini da zero a cinque anni. "Nella giornata odierna nelle nostre scuole d’infanzia comunali – dice l’assessore Mattia Morolli – sono risultati assenti circa 175 bimbi su 500 nei 14 nidi; oltre 350 bambini su 1.200 dalle 17 scuole materne". Complessivamenbte, più di 500 bambini piccoli solo nelle scuole del capoluogo.  

«Non siamo ancora al picco – spiega il dottor Enzo Righetti, medico di base con ambulatorio in via Dario Campana – anche se la situazione può cambiare molto rapidamente". "L’influenza c’è, non un’epidemia grossa – fa eco il dottor Fausto Albarelli –; abbiamo molte persone vaccinate, il che fa da argine. I sintomi tra coronavirus e influenza? Sono identici".