"Sto per diventare padre. Voglio che mio figlio cresca in una città sicura, con scuole accoglienti, un luogo bello dove stare". La presentazione della coalizione elettorale a sostegno del candidato sindaco Stefano Caldari si chiude con il fiocco, se azzurro o rosa lo sapremo nelle prossime settimane.
Le parole per la compagna chiamata sul palco sono la ciliegina sulla torta di una giornata che ha visto la coalizione di centrodestra serrare i ranghi, presentarsi numerosa e lanciare un monito ben preciso con Paolini, Fdi, e Batani, Forza Italia: "Siamo anti comunisti e mai riconsegneremo la città al centrosinistra per farla tornare indietro di 30 anni".
Quello di ieri è stato un vero e proprio spettacolo. Erano in centinaia al giardino di Rosa Maria, in pieno centro, con musica ad alto volume che accoglieva i presenti, palco e ledwall dove scorrevano le immagini della città e quelle della campagna elettorale del candidato sindaco. Un testimone pesante per Caldari visto che "il dopo Tosi farebbe paura a chiunque e oggi su questo palco mi tremano le gambe", ma "c’è un lavoro da terminare e serve una accelerazione per portare Riccione dove merita". Gli accenni al programma elettorale non portano grandi novità proprio perché quello che il candidato vuole è la continuità rispetto all’amministrazione uscente. Così dopo "avere investito nelle scuole, tutte, e nei quartieri" ora il compito che si è dato Caldari è puntare deciso "sul distretto Ceccarini, sul porto e su viale Dante, un progetto nato male, ma oggi possiamo parlarne". Il candidato vuole dare vita alla fase 2 di quella che i vari attori del centrodestra considerano la nuova vita di Riccione iniziata nel 2014, quando finì il governo legato alla sinistra. "La fase uno è stata dirompente perché dovevamo rompere un sistema, era necessario. Oggi inizia la fase 2 con persone diverse e un sindaco diverso". Il candidato ha anche punzecchiato gli avversari. "Prima nel turismo mancava programmazione. Oggi abbiamo, ad esempio, un prodotto invernale che tiene aperti il doppio degli hotel". E sorridendo: "Abbiamo allevato generazioni di critici di allestimenti natalizi". Non è stato l’unico a prendere di mira gli avversari. "Noi siamo il vero centrodestra – ha sottolineato Elena Raffaelli per la Lega -, il resto sono copie brutte e sgualcite".
Caldari rivendica la capacità di far fare a Riccione il salto di qualità dopo l’ultimo quinquennio che ha visto canzoni, opere pubbliche, nuovi primari e reparti al Ceccarini e tanto altro, ha rivendicato Renata Tosi, referente delle liste civiche in coalizione (Noi Riccionesi e Civica Renata Tosi): "Stefano è uno tosto, non molla" avverte la sindaca uscente.
Andrea Oliva