"Voto a La Russa? I franchi tiratori sono altrove"

Croatti (M5S) è ’sospettato’ di aver sostenuto l’elezione dell’esponente di centrodestra dopo essersi trattenuto nella cabina

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Basta poco. A volte bastano pochi secondi per venire tacciati di ’tradimento’ ed essere messi alla sbarra con lo stigma del franco tiratore. Al centro del clima di caccia alle streghe – scaturito dall’elezione di Ignazio La Russa a presidente del Senato nonostante la lotta intestina al centrodestra e il mancato appoggio dei parlamentari di Forza Italia – c’è finito anche il senatore riminese fresco di rielezione con i 5 Stelle Marco Croatti. La Russa infatti, nonostante la faida fratricida nella maggioranza sul nome da mettere alla guida di Palazzo Madama, ha ottenuto comunque un numero sufficiente di preferenze per l’elezione (116 su 104). Ed ecco che immediatamente è scattata la conta nell’opposizione di chi anziché presentare scheda nulla ha invece avvallato l’elezione di La Russa. Una vera e propria rissa da Var, con politici e giornalisti incollati alle riprese delle votazioni, cronometro alla mano, per individuare gli insoliti sospetti: chi avesse impiegato qualche secondo di troppo per infilare nell’urna una scheda in bianco.

Un lungo elenco di nomi trasversali a Italia Viva (con Renzi imputato numero uno), Azione, Pd e Movimento 5 Stelle. Scene da tutti contro tutti, durante cui il dito è stato puntato anche contro il parlamentare riminese. "Ma i franchi tiratori sono da ricercare altrove", assicura inamovibile Marco Croatti. Il sospetto nei suoi confronti sarebbe sorto per il tempo trascorso nella cabina dal senatore. Imperturbabile la reazione di Croatti alle accuse: "Una discussione che lascia il tempo che trova. Il Movimento aveva una linea chiara ed era scheda bianca. Una linea politica che io ho mantenuto. Credo di avere dimostrato di essere un esponente fidato del partito e tra tutte le ricostruzioni che si possono fare al riguardo non c’è un briciolo di verità".

Galeotto insomma fu un indugio "che personalmente neanche ricordo. Non avevo con me un cronometro per controllare quanto sia rimasto in cabina. Senz’altro avrò insospettito qualcuno per essermi allacciato un bottone della giacca o per aver impiegato qualcosa di più per piegare una busta assolutamente in bianco". Non trema Croatti, mentre altri colleghi senatori hanno già minacciato querele per le insinuazioni nei loro confronti. L’etichetta di franco tiratore d’altronde è indigesta, ma Croatti ribadisce: "Chi vuole querelare ha subìto attacchi diretti. Io sono finito in un elenco di parlamentari la cui colpa qualche sarebbe? Essere stati lenti a inserire la scheda. Piuttosto credo sia meglio concentrarsi su come il centrodestra abbia dimostrato di avere chiaro l’utilizzo della legge elettorale, ma non altrettanto come si faccia a gestisce un’alleanza. Lo scontro su La Russa è solo l’inizio di una serie di situazioni complesse da gestire".

Francesco Zuppiroli