Alfredo Barbieri e Rossella De Luca. "Vuoi essere il mio fidanzato? Le ho detto sì"

Alfredo e Rossella si erano conosciuti al Centro 21 di Riccione e sognavano una vita insieme. La loro storia d’amore sui social

Alfredo e Rossella

Alfredo e Rossella

Riccione, 9 ottobre 2022 - Il 7 agosto era il giorno speciale di Alfredo e Rossella. Quel giorno di tre anni fa "lei si è avvicinata e mi ha chiesto di essere il suo fidanzato. Io ho detto di sì". Nella video intervista realizzata lo scorso aprile dal Centro 21, il 52enne affetto da sindrome di Down parla da uomo innamorato, follemente innamorato di quella che aveva ribattezzato la sua "Regina". Lo stesso destino che aveva suggellato la nascita di quel fidanzamento, li ha uniti nella morte, tra le lamiere accartocciate di una Fiat Ducato. Cosa ti piace di lei?, domanda l’intervistatore. Alfredo non ha dubbi. "Tutto" dice. Alla stessa domanda lei risponde arrossendo: "i suoi occhi" confessa candidamente.

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La storia di Alfredo e Rossella è tutta qui. Una clip di pochi minuti pubblicata sui social network. Un’intervista doppia nel quale la coppia si mette a nudo. Rossella e Alfredo spiegano che cosa sono per loro l’amore e la felicità. Cosa vuol dire autonomia. "Io ho la mia macchina per andare al lavoro, si guida con il patentino" racconta il 52enne. Per Rossella autonomia vuol dire "vivere in una casa a Riccione insieme alle mie amiche. Al mattino cambiamo i letti, facciamo la lavatrice, l’asciugatrice, poi prepariamo i menù al computer". Ma la coppia parla anche del Centro21 e di che cosa rappresenta per loro. Il Centro 21, dice Alfredo, "è un cuore enorme, gigante, dentro al quale ci sono gli amici e gli educatori".

Questa d’altra parte, è sempre stata la funzione dell’associazione: aiutare le persone con sindrome di Down a trovare il loro posto nel mondo. Alfredo, quel posto, lo aveva trovato. Le sue radici erano a Pievepelago, nel Modenese. Il padre Antonio, stimato notaio, era stato sindaco del paese negli anni ‘60. Alfredo tornava ogni tanto nel borgo per trascorrere le vacanze estive. Lo aveva fatto anche lo scorso agosto, insieme alla sua ‘Rossellina’. Era un tifoso sfegatato del Modena Volley e presenza fissa al PalaPanini. In Romagna però la sua vita era cambiata per sempre.

In una foto su Facebook il 52enne mostra orgoglioso il contratto sottoscritto con il centro di educazione ai media Zaffiria di Rimini, per il quale si occupava del progetto Italiantoy, dedicato alla realizzazione di giocattoli a scopo didattico. "Era dolce, premuroso, bravo, attento. Avevamo tanti progetti davanti. Eravamo persone felici delle cose che stavamo vivendo" lo ricorda la responsabile, Alessandro Falconi. L’altro ieri Alfredo avrebbe dovuto raggiungerla a Lauco, in Friuli, per prendere parte all’evento "Ventuno cuori in osteria". "Avremmo portato la piadina a Valentino, a Ermido, a Pietro, a Paolo, Aldo, Sandro... ai pochi abitanti di questa valle. Ora il dolore grida feroce peggio dei lupi, ora il naso e la bocca non sentono l’aria. Muoriamo anche noi".

Lorenzo Muccioli